Sanità regionale, garantiti gli importi in busta paga per i lavoratori di Asugi e IRCCS Burlo Garofolo
Trieste – Si è tenuto venerdì 16 febbraio l’incontro dei rappresentanti dei lavoratori della sanità con il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga alla presenza dell’assessore alla Sanità Riccardo Riccardi in relazione al nodo delle ex Risorse aggiuntive regionali e alla paventata perdita economica per i lavoratori dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi) e dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste.
“I sindacati hanno avuto la garanzia da parte del governatore che nessun lavoratore perderà nemmeno un euro in busta paga – hanno dichiarato il Segretario Generale UIL FPL FVG Stefano Bressan e il Segretario Regionale NURSIND FVG Luca Petruz.
“Le Direzioni di Asugi e del Burlo – proseguono – faranno un’attenta analisi dei costi per l’anno 2024 e nel momento in cui saranno necessarie ulteriori risorse economiche la Regione provvederà con nuove risorse per dare garanzia della copertura economica”.
“Bene che la copertura economica sia garantita per tutto il 2024 – affermano per la Cisl Romina Dazzara, Fabrizio Oco e Renata Della Ricca -. Tuttavia ora serve un tavolo immediato per lavorare su un sistema regolamentare che definisca in modo certo, equo e sostenibile, tutte le prestazioni dei lavoratori della sanità che vanno ad aggiungersi alla retribuzione vera e propria”.
“La suddivisione delle ex Rar prevista per il 2024 – ricordano Fabio Pototschnig e Andrea Zirafa per Fials, e Mafalda Ferletti e Francesca Fratianni per Fp Cgil – ha causato una sperequazione tra le varie aziende. Su questo il presidente si è impegnato ad integrare direttamente nei fondi aziendali le risorse necessarie a garantire il pagamento di turni, richiami in servizio, progetti, tutor didattici con le quote dello scorso anno. Pertanto chiederemo ai direttori delle aziende un accordo sindacale ponte in modo di quantificare assieme le risorse necessarie per l’intero anno e chiederle alla giunta. Lo stato di agitazione è sospeso”.
Prima degli incontri, Fedriga si era detto “convinto” rispetto al raggiungimento di “una soluzione condivisa per portare un consenso rispetto a tutta la parte delle premialità”.