La Polizia infligge duro colpo ad una banda di trafficanti di cocaina: tre arresti e 17 denunce
FVG – La Polizia di Stato, a conclusione di indagini durate molti mesi e condotte anche con il ricorso ad intercettazioni, ha inferto un duro colpo ad un gruppo di trafficanti di droga di nazionalità italiana, kosovara e sudamericana che vendeva cocaina nelle provincie di Trieste, Udine e Treviso.
Le investigazioni, effettuate dalla Squadra Mobile della Questura di Trieste e dirette dalla Procura della Repubblica di Trieste nella persona della dr.ssa Bacer, hanno consentito di raccogliere elementi di prova nei confronti degli indagati, documentando centinaia di episodi di cessione di cocaina.
Tali attività hanno poi permesso al G.I.P. del Tribunale di emettere tre misure cautelari in carcere nei confronti di due cittadini italiani, D.A. del 1984 e T.P. nato nel 1989 e di un cittadino kosovaro, B. S. del 1990, tutti residenti a Trieste.
Ulteriori 17 persone, alcune delle quali di origini dominicane, sono state denunciate in stato di libertà.
Nel corso dell’inchiesta la Polizia ha eseguito perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di 5 indagati e 9 perquisizioni nei confronti di persone terze non indagate, ritenute acquirenti degli indagati.
Nel corso delle perquisizioni, oltre a sottoporre a sequestro materiale utile per il prosieguo del procedimento è stato eseguito l’arresto nella flagranza di reato di uno degli indagati principali, D.R., triestino, 60 anni, non destinatario di misura cautelare in quanto già sottoposto agli arresti domiciliari.
L’uomo è stato trovato in possesso di un considerevole quantitativo di cocaina, nonché di denaro contante e di materiale per la pesatura e per il confezionamento della sostanza.
L’attività di investigazione aveva già portato all’arresto in flagranza di reato di tre persone, tutte di nazionalità italiana, di cui due residenti nella città di Trieste ed uno residente in provincia di Udine.
Gli stessi erano stati trovati in possesso di considerevoli quantitativi di cocaina da destinare ad attività di spaccio.
Le misure cautelari personali e le perquisizioni nei confronti degli indagati sono state eseguite in collaborazione con le Squadre mobili delle Questure di Napoli, Venezia, Udine e Treviso.
Le successive attività nei confronti dei terzi non indagati, ritenuti clienti del gruppo, sono state invece eseguite successivamente dalla Squadra Mobile di Trieste.