Mostra Daneluzzi all’hotel Santin contro la violenza sulle donne
Pordenone – Ѐ stata una serata piena di emozioni e di solidarietà quella di ieri sera all’Hotel Santin organizzata dalla FONDAZIONE GIOVANNI SANTIN Onlus per celebrare il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con l’inaugurazione della mostra fotografica del noto fotografo Renzo Daneluzzi, che ha voluto dedicare 30 scatti ad altrettante donne impegnate in vari settori del sociale della provincia di Pordenone, per gridare coralmente un sentito “FERMA LA VIOLENZA”, con espressioni di volti femminili che comunicano positività, forza e determinazione.
Ѐ un progetto, quello di Renzo Daneluzzi, studio fotografico Profili, partito lo scorso anno attraverso un significativo post sulla sua pagina Facebook e quest’anno diventato una mostra di ritratti in bianco e nero, disposti sapientemente dalla curatrice Franca Benvenuti in alternanza alle mirabili opere dell’artista Gianni Pasotti nella Sala Convegni del Santin, dove rimarranno per essere apprezzati fino al
5 gennaio 2024.
Un singolare “NO” alla violenza di genere quindi, che passa attraverso la sensibilità e la gentilezza di un grande professionista, nell’encomiabile segnale di presa in carico di un gravissimo problema sociale che riguarda tutta la società.
Giovanna Santin, nel salutare i tanti ospiti intervenuti non ha potuto mancare di rivolgere un pensiero all’ultima giovane ed innocente vittima Giulia Cecchettin, dedicandole parole di affetto ed un minuto di silenzio.
La serata è proseguita con il commento di Franca Benvenuti che ha richiamato nella sua presentazione le parole del padre di Giulia relativamente all’Amore e quelle di Kofi Annan che, quale Segretario delle Nazioni Unite nel 1993 dichiarava che “…la violenza contro le donne è forse la più vergognosa violazione dei diritti umani…non conosce confini geografici, culturali o di stato sociale. Finché continuerà non potremo pretendere di realizzare un vero progresso verso l’uguaglianza e la pace”.
Parole, queste, ancora attualissime a 30 anni di distanza nonostante i velocissimi progressi che si sono avuti nel campo delle comunicazioni e della tecnologia. Un dato di fatto che mette ben in evidenza quanto “il male” sia radicato a livello ancestrale nell’uomo e per questo lo è anche nella cultura che accompagna la storia dell’umanità.
L’Assessora alle Politiche Sociali Guglielmina Cucci, nel suo intervento ha sottolineato la valenza del segnale della mostra, voluta da un uomo, ed ha auspicato che nel prossimo anniversario del 25 novembre, Renzo Daneluzzi riesca a proporci una mostra con altrettanti testimonial al maschile.
La sommelier Maria Teresa Gasparet, dell’Associazione “Sorsi e Percorsi”, ha fatto precedere la degustazione del vino Prosecco Rosé Principi di Porcia, prevista dalla serata, da una riuscitissima ed applaudita comparazione poetica ed emozionale tra la donna e le qualità del vino versato nel suo calice.
Claudio Cattarinussi ha portato la testimonianza dell’Associazione in Prima Persona Uomini, auspicando un sempre maggiore rispetto verso la donna e che sempre più uomini trovino il coraggio di farsi aiutare a vincere la malefica spinta alla violenza.
Oltre alle donne testimonial presenti, molti gli amici intervenuti all’evento, tra cui diverse socie dell’associazione FIDAPA, la sua Presidente Assessora Morena Cristofori, e la brillante Chiara Lo Presti che, con l’accompagnamento musicale del bravissimo musicista Alberto Ravagnin e con la sua meravigliosa voce, ha regalato calde suggestioni alla serata.
L’auspicio è che, alle iniziative e al fermento del mese di novembre dedicate ad esprimere il dissenso contro la violenza di genere, seguano la consapevolezza da parte di tutti e le azioni civili, legislative ed esecutive per aiutare le donne in questo cammino faticoso e spesso pericoloso verso la piena e serena libertà delle proprie scelte del quotidiano e di vita.
Antonietta Maria Di Paola