Un fitto programma per il Contemporaneo con la Stagione “Ai Fabbri 2” della Contrada
Trieste – Sono tredici gli appuntamenti della terza edizione “Ai Fabbri 2” dedicata al Teatro Contemporaneo, per l’appunto del Teatro dei Fabbri, che prende il via il 29 settembre alle ore 20.30 con “Sbadabeng”, spettacolo comico di body percussion scritto e interpretato da Anselmo Luisi, un viaggio a cavallo tra musica e teatro che farà scoprire situazioni sonore inaspettate passando per il canto, il mimo e la percussione corporea; replica il 30 sempre allo stesso orario.
A salire sul palco da qui a marzo saranno spettacoli e performance che esplorano vie inaspettate rispetto al teatro tradizionale; un calendario che, a fianco di molte produzioni Contrada – nate da collaborazioni con importanti realtà culturali come il CSS di Udine e il Teatro Stabile Sloveno di Trieste – presenta alcune delle proposte più interessanti e innovative della scena nazionale.
Si prosegue con la rassegna il 13 e 14 ottobre con la produzione Contrada “Notti Bianche” liberamente tratto da “Le notti bianche” di Dostoevskij, con l’adattamento e la regia di Giacomo Segulia in scena con Zoe Pernici, sull’idillio sognante d’amore che si consuma tra due giovani in quattro notti e un mattino, accompagnato dalle musiche dal vivo del Trio Melos.
Dal 26 al 28 ottobre tocca a “Pasolini. Il caos contro il terrore” in cui Diana Höbel, accompagnata dalle musiche dei Baby Gelido, svelerà attraverso un monologo dissacrante gli aspetti del poeta che lo rendono ancora oggi così attuale. Dall’8 all’11 novembre la nota attrice Lara Komar interpreterà ai Fabbri “Così Vicino/Tako Blizji”. Commedia in un atto con 11 scene per Lara Komar e il suo bel canto, un monologo scritto per lei da Luca Quaia sul tema della paura della diversità, una produzione La Contrada Teatro stabile di Trieste e SSG Slovensko Stalno Gledališče.
Dal 16 al 19 novembre Ksenija Martinović indagherà in “Tesla”, una co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e La Contrada Teatro stabile di Trieste, la figura, avvolta da un alone di leggenda, di questo grande scienziato.
L’appuntamento del 23 e 24 novembre è con “Topi d’azzardo”, scritto e diretto da Barbara Sinicco e interpretato da Michela Cembran e Simone Starc sulla dipendenza dal gioco d’azzardo. Il 6 e il 7 dicembre è la volta di “Memorie del sottosuolo”, adattato e diretto da Marco Isidori da Dostoevskij, in cui Paolo Orrico porta in scena il gorgo altalenante di gioia e disperazione della discesa nel sottosuolo del protagonista.
Si riparte nel 2024 con un viaggio introspettivo poetico e brillante sull’amore in “Che coss’è l’amor?” di Antonio Veneziano, in scena con Enza De Rose. Il 26 e 27 gennaio è la volta della produzione Contrada, lo psycothriller “Il nostro martello è in mano a mia figlia”, un dramma familiare in cui il rapporto tra due giovani sorelle, una madre e una pecora domestica sfocia nella violenza.
Il 2 e 3 febbraio Pietro Cerchiello porta ai Fabbri “B”. un’esperienza immersiva in cui l’intera performance, ispirata dal romanzo di Saramago “Cecità”, si svolge al buio. Il 16 e 17 febbraio, andrà in scena uno spettacolo nato dal supporto della Contrada durante le residenze artistiche Vettori, “Big in Korea”, storia candida e feroce su certe relazioni inedite; protagonisti un giovane e il suo vecchio allenatore in un rapporto sfuggente, lungo 30 anni, sul confine della follia.
Chiudono la rassegna l’1 e il 2 marzo lo spettacolo “Kollettivo Cera Guevara”, tra poetry slam e inchiesta giornalistica con Andrea Mitri, e il 15 e 16 marzo “Eine Posto Keine Platz”, produzione ACTIS Associazione Culturale Teatro Immagine Suono, scritto da Diego Marani e Elke Burul con Valentino Pagliei, Elke Burul, Giovanni Boni, che ne cura la regia, e la voce fuori campo di Pietro Spirito.
Uno spettacolo ironico, un gioco linguistico ma anche un’analisi della società in cui viviamo.
Per informazioni e programma completo www.contrada.it; o scrivere email a contrada@contrada.it o al 040947481
Nell’immagine l’attrice Lara Komar