Calano in Fvg i contratti in somministrazione, -16% nel semestre
Fvg – Calano del 16,2% (-2.800 unità) nel primo semestre, rispetto allo stesso periodo 2022, le assunzioni con contratti in somministrazione in Friuli Venezia Giulia.
Il dato emerge da un’indagine di Ires Fvg su dati Inps, curata da Alessandro Russo: si tratta, osserva il ricercatore, di una “consistente flessione”, “probabilmente dovuta al rallentamento delle attività manifatturiere”.
In generale, secondo l’indagine, nel primo semestre 2023 il numero di assunzioni in Fvg nel settore privato, esclusi i lavoratori domestici e gli operai agricoli, è diminuito del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (circa 2mila in meno).
La provincia di Pordenone presenta il passivo più consistente (-7,7%), seguita da Udine (-2,2%). L’area giuliana registra un dato sostanzialmente stabile (-0,3%), solo l’isontino mostra un incremento (+3%).
Le assunzioni a tempo indeterminato evidenziano una contrazione del 5,1%, (650 in meno). “Degna di nota – afferma Russo – anche la diminuzione del numero di nuovi rapporti di lavoro in apprendistato, rivolti alle persone più giovani (-6,1%, pari a -226). Al contrario si rilevano significativi incrementi per i contratti di lavoro intermittente,+14% in regione e +32,1% in provincia di Pordenone”.
Nel primo semestre, le nuove assunzioni in somministrazione sono diminuite soprattutto per la componente femminile (-19,3%, contro -13,6% degli uomini) e per i lavoratori italiani (-17,4%, contro -14,1% degli stranieri).
Tra gennaio e giugno 2023 le cessazioni dei rapporti di lavoro sono diminuite in maniera più consistente delle assunzioni (da 68.403 a 64.638, pari a -5,5%). “Le dimissioni dei lavoratori – conclude Russo – sono sempre più diffuse e costituiscono ancora la motivazione di gran lunga principale dell’interruzione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato”.
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