Accademia Italiana Cucina Fvg. Riunite le 5 delegazioni per il solstizio d’estate
Trieste – Nella incantevole cornice di Barcola, alle porte di Trieste e luogo di attività nautiche, si è svolta recentemente la cena conviviale che vede, nella tradizione, riunite le cinque delegazioni del Friuli Venezia Giulia dell’Accademia Italiana della Cucina in occasione del solstizio d’estate. La serata al ristorante Otto Senza, all’interno del glorioso Circolo Canottieri Saturnia, grazie all’interessamento del delegato di Trieste Paolo Penso.
Una riunione conviviale ordinata su una grande terrazza affacciata sul mare per stupirsi di un spettacolare tramonto sul golfo di Trieste e dove gli accademici ed i loro ospiti hanno potuto gustare le saporite pietanze di pescato preparate dal fritolìn e dai suoi collaboratori (nella foto).
In un clima amichevole e festoso, il delegato di Trieste ed il coordinatore territoriale del Friuli Venezia Giulia hanno porto il loro saluto ai convenuti e sottolineato il valore di questa consolidata tradizione che permette di implementare e consolidare l’amicizia di tutti gli Accademici del territorio regionale (presente all’appuntamento anche il Coordinatore del Veneto nonché delegato di Mestre Franco Zorzet).
Tutto è cominciato con un aperitivo di melanzane e zucchine impanate e fritte accompagnate dagli immancabili sardoni barcolani: le rinomate acciughe giovani che si radunano in massa in questa stagione nel golfo e vengono pescate a sacca leva con l’utilizzo delle lampare.
A seguire un menu composto da grancevola, baccalà mantecato, alici marinate e in saôr e poi un risotto di frutti di mare e delle farfalle con gamberi e zucchine. Sulle tavole anche una spigola o branzìn al cartoccio accompagnata dal radicchio del Carso con i fagioli e l’immancabile crema carsolina, un millefoglie di antica tradizione con un sorbetto al vino Terrano passito. Sull’abbinamento cibo-vino è stato servito il frizzante Glera, uno Chardonnay del Collio e un Moscato d’Asti per il dessert.
Una serata all’insegna della convivialità a tavola, gestita con attenta moderazione, ma con un forte approccio culturale che si lega allo spirito accademico basato sul confronto e sulla discussione: principi per poter istituire una valenza fondamentale dello stile di vita mediterraneo.