Shock anafilattico per puntura d’insetto: muore un 42enne a Ronchi dei Legionari
Ronchi dei Legionari (Go) – È morto in seguito a shock anafilattico dopo essere stato punto da un insetto il signor Salvatore Ognibene, 42 anni.
Stava facendo dei lavori di manutenzione alla propria moto sotto il portico della sua casa di Ronchi dei Legionari (Go) quando ha sentito un forte dolore a un piede per una puntura.
Ravvisando i gravi sintomi che si sono manifestati subito dopo, la moglie ha chiamato immediatamente i soccorsi e sul posto sono intervenuti un’automedica e un’ambulanza del 118.
Quindi la corsa all’ospedale San Polo di Monfalcone (Go), dove i sanitari hanno tentato in ogni modo di rianimarlo. Nonostante il prodigarsi del personale medico, il signor Ognibene è deceduto.
Saranno gli accertamenti autoptici a stabilire le cause precise della morte.
Generalmente una puntura di insetto produce ben poche conseguenze per l’uomo, ma in soggetti allergici può provocare anche la morte.
Secondo alcune statistiche, api, vespe e calabroni uccidono almeno 10 italiani all’anno, stroncati da uno shock anafilattico letale dopo la puntura.
Degli oltre 5 milioni di persone che ogni anno in Italia vengono colpiti da un pungiglione, solo l’1% è allergico al veleno iniettato e soltanto una piccola minoranza rischia la morte.
In caso di grave allergia al veleno iniettato dall’insetto, la sopravvivenza è anche una questione di tempo: in presenza di una reazione estesa alla puntura, la raccomandazione dei sanitari è quella di rivolgersi subito al pronto soccorso più vicino per la terapia d’emergenza a base di adrenalina, cortisone e antistaminici.
Se si manifesta anche un prurito diffuso, con difficoltà respiratorie o altri sintomi, è necessario recarsi tempestivamente in ospedale per gli accertamenti del caso.
Ci sono tuttavia casi di grave shock in cui la morte può sopraggiungere in pochi minuti.