Si inaugura a Udine il festival vicino/lontano sul tema del potere, 80 appuntamenti
Udine – All’inaugurazione della 19ª edizione del festival vicino/lontano, mercoledì 3 maggio, alle 18.30 nella Chiesa di San Francesco, saranno presenti il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, il Rettore del’Università di Udine Roberto Pinton, la presidente e curatrice del festival Paola Colombo, la co-curatrice Franca Rigoni e il presidente del Comitato Scientifico di vicino/lontano Nicola Gasbarro.
L’evento inaugurale della 19ª edizione del festival, in programma subito dopo, alle 19, sempre nella Chiesa di San Francesco, è dedicato a “La metamorfosi dei poteri”.
Dove si nascondono e come agiscono i nuovi poteri, sempre più invisibili, annidati fra gli interessi delle multinazionali e le ultime sofisticate tecnologie, fra il neo-imperialismo di governi che soffocano i diritti umani e civili, e un’economia senza etica che produce diseguaglianza?
Sul tema si confronteranno l’economista e matematico francese Gaël Giraud, la sociologa Maria Rosaria Ferrarese, il filosofo Giovanni Leghissa e l’antropologo Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano.
Oltre 80 appuntamenti fino al 7 maggio
Il festival propone a Udine fino a domenica 7 maggio, oltre 80 appuntamenti che vedranno coinvolte 200 personalità dal mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione.
Come sempre, momento centrale del festival sarà la Serata finale del Premio Terzani che sabato 6 maggio sarà consegnato al vincitore 2023, il fumettista Zerocalcare.
È “potere” la parola-chiave che incrocerà gli interventi di protagonisti italiani e internazionali, fra i quali Vera Politkovskaja, Lucio Caracciolo, Miguel Benasayag, Francesca Mannocchi, David Reynolds, Farian Sabahi, Stefano Massini, Ivan Dimitrijević, Fariborz Kamkari, Fabrizio Gatti, Annarosa Buttarelli, Guido Crainz, Fabio Chiusi, Floriana Bulfon, Raffaele Simone, Federico Cabitza, Stefan Bosković, Iulian Ciocan, Luciana Borsatti, Marino Sinibaldi, Guido Barbujani, Elettra Stamboulis, Francesco Vignarca, Alberto Negri, Gabriella Caramore, Giovanni Boniolo, Wissal Houbabi, Gilberto Corbellini, Pier Aldo Rovatti.
Focus sull’Afghanistan
Sempre mercoledì 3 maggio: alle 21, nella Chiesa di San Francesco a Udine si parla di Afghanistan e del silenzio calato sulle vicende del Paese, oscurato da altre questioni e priorità che quotidianamente calamitano l’interesse internazionale, a cominciare dalla guerra in Ucraina.
Interverranno il giornalista e inviato di guerra Valerio Pellizzari – autore del memorabile “Kabul Kabul” (con Ettore Mo, Vallecchi 1989), e di “In battaglia, quando l’uva è matura” (Laterza 2012), fra i fondatori del Premio Terzani –, Alberto Cairo, in Afghanistan dal 1990 per il Comitato Internazionale della Croce Rossa e per la Ong italiana Nove Onlus come fisioterapista per la riabilitazione fisica e l’inclusione socio-economica delle vittime di guerra; e l’analista e ricercatore Fabrizio Foschini, che ha tradotto e annotato i “Diari dal carcere” di Sepideh Gholian (Gaspari Editore 2021) e in Afghanistan ha condotto progetti relativi alla storia orale e alla situazione politica, sociale e culturale del Paese.
Se nell’agosto 2021 l’Occidente prometteva di non abbandonare il popolo afgano, oggi tutto sembra congelato a quei momenti convulsi, mentre il potere talebano, senza risorse e riconoscimenti internazionali, limita i diritti elementari delle donne e punisce brutalmente in nome dell’Islam.
Dedicato allo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande
Ancora nella serata di mercoledì 3 maggio, alle 21 al Teatro San Giorgio va in scena “Alessandro. Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande”, la produzione Koreja in coproduzione con Ura Teatro, di Gianluigi Gherzi e del regista e attore Fabrizio Saccomanno che sul palcoscenico sarà affiancato da Elisa Morciano, Emanuela Pisicchio, Maria Rosaria Ponzetta, Andjelka Vulic.
Proposto in collaborazione con Teatro Contatto 41, lo spettacolo ricostruisce l’itinerario personale e professionale dello scrittore e giornalista Alessandro Leogrande, un intellettuale straordinario scomparso prematuramente a soli 40 anni, che con il suo La frontiera (Feltrinelli) era stato finalista del Premio Terzani 2016. Nato a Taranto e laureato in filosofia a Roma, dopo l’incontro con Goffredo Fofi ha iniziato a collaborare con la rivista “Lo Straniero” di cui è poi diventato vicedirettore.
Collaboratore di Radio3 e del Corriere del Mezzogiorno, ha scritto anche per Pagina99, il Riformista, Internazionale e Minima&moralia, sempre e comunque dalla parte degli ultimi e degli sfruttati, ovunque ci sia stato un sopruso: nei ghetti dei migranti, persi nelle campagne del caporalato pugliese, così come nell’Argentina dei desaparecidos.
Il programma completo del festival è online sul sito vicinolontano.it