Protezione del nome Prosecco in Europa: Commissione agricoltura approva emendamento
Bruxelles – La Commissione per l’agricoltura del Parlamento dell’Unione europea ha approvato un emendamento al nuovo regolamento sulle Denominazioni di origine protetta (Dop) e le Indicazioni geografiche protette (Igp): questo prevede che le menzioni tradizionali, come Prosek, non possono evocare Denominazioni di origine protetta, come Prosecco, anche se tradotte.
Ora l’emendamento passerà all’esame dell’assemblea plenaria dove gli eurodeputati avvieranno i negoziati per il confronto con il Consiglio dell’Unione Europea sulle nuove norme proposte.
Fra le novità passate con 46 voti a favore (all’unanimità) anche l’obbligo di indicare sull’etichetta dei prodotti Dop e Igp il nome del produttore.
Per i prodotti solo Igp, inoltre, dovrà essere riportata l’origine della materia prima principale nel caso in cui questa provenga da un Paese diverso dal produttore.
“Su spinta dei nostri produttori di qualità, abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del Prosek made in Croazia. In particolare, è stato chiarito come menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp”, ha spiegato l’eurodeputato Pd e relatore Paolo De Castro, interpellato dal quotidiano Repubblica.
“La Dop economy vale, a livello europeo, quasi 80 miliardi di euro, con questo regolamento creeremo un vero testo unico europeo sulle produzioni di qualità, che rafforzerà la protezione, la promozione e la sostenibilità delle nostre indicazioni geografiche”, ha aggiunto De Castro.
“Una battaglia per la salvaguardia del Prosecco durata anni che si è conclusa bene, per cui ringraziamo il lavoro di Paolo De Castro, relatore dell’emendamento al Parlamento europeo e che già nel 2021 aveva inoltrato al commissario europeo all’Agricoltura la richiesta di non aggirare la protezione di Dop e Igp nell’Ue”.
“Siamo soddisfatti dell’unità d’intenti che ha guidato la nostra delegazione al Parlamento europeo in sintonia con gli altri gruppi, come abbiamo sempre auspicato. La tutela della reputazione delle nostre eccellenze agroalimentari è un aspetto fondamentale per competere sul mercato internazionale evitando il più possibile le insidie dell’Italian sounding o l’aggiramento di norme che proteggono la Dop”. Lo dichiara il segretario regionale Pd Renzo Liva.