Archiviate le indagini relative alla scomparsa e alla morte della signora Liliana Resinovich
Trieste – La Procura della Repubblica di Trieste informa che è stata sottoscritta dal Sostituto Procuratore Maddalena Chergia, titolare del fascicolo, vistata dal Procuratore Antonio De Nicolo e depositata agli atti, in data 21 febbraio, la richiesta di archiviazione del procedimento aperto in relazione alla scomparsa ed al successivo decesso della signora Liliana Resinovich.
L’attività investigativa si è protratta per oltre un anno ed è stata condotta senza risparmio di energie da parte della Squadra Mobile della Questura di Trieste, costantemente guidata e coordinata dal pubblico ministero: nulla è stato trascurato di ciò che poteva essere ragionevolmente intrapreso per giungere ad una compiuta descrizione delle circostanze della scomparsa della signora Resinovich e per l’individuazione dei possibili reati commessi in suo danno.
All’esito di tale attività, la sola ricostruzione degli eventi consegnata dagli atti processuali è quella dell’intenzionale allontanamento della signora Resinovich dalla sua abitazione e dell’altrettanto intenzionale decisione di porre fine alla propria vita.
Un esame ragionato dei complessivi risultati dell’indagine – i soli con i quali la Procura della Repubblica, ovviamente, è tenuta a confrontarsi – non consente altre ipotesi e dunque non legittima le illazioni arbitrarie e fantasiose germogliate qua e là nel gorgo mediatico che ha avviluppato questa vicenda e dal quale l’Ufficio si è doverosamente tenuto lontano.
Un solo elemento va tuttavia opportunamente puntualizzato: il dovere istituzionale della Procura della Repubblica è l’accertamento della commissione di reati in danno della signora Resinovich, non quello di ricostruire in dettaglio ogni attimo degli ultimi giorni di vita – una volta escluse, beninteso, sia l’avvenuta segregazione contro la sua volontà sia la sussistenza di altre condotte lesive in suo danno ad opera di terzi.
Se dunque non è stato possibile appurare se sia vero che la signora sia deceduta lo stesso giorno della sua scomparsa (come molte circostanze in fatto, puntualmente indicate nella richiesta di archiviazione, inducono a supporre) o se, alternativamente, sia vero che abbia voluto rimanere nascosta un paio di settimane ed abbia deciso di porre fine alla propria vita solo pochi giorni prima del ritrovamento (come fa propendere la consulenza medico legale), la Procura rileva che non è necessario sciogliere tale dilemma per giungere all’archiviazione della vicenda: è sufficiente constatare che dalle indagini, scrupolosamente condotte, non è emersa, con un minimo di concretezza, alcuna ipotesi di reato specifica e perseguibile ai danni della deceduta.
La Procura della Repubblica comunica infine che il provvedimento è stato notificato oggi ai prossimi congiunti della signora Resinovich e che, decorsi i termini di legge, verrà presentato al Giudice per le Indagini Preliminari per le sue determinazioni.