Riprende ad Aquileia la campagna di scavo delle Terme di Costantino
Udine – Riprende da lunedì 28 agosto ad Aquileia la campagna di scavo archeologico didattico condotto dal dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine sul sito delle Grandi Terme costantiniane che, con i loro 25 mila metri quadrati di estensione, sono uno dei più vasti impianti termali pubblici dell’Italia settentrionale romana.
Questo secondo periodo di attività 2017 vedrà, a settembre, la realizzazione di un importante intervento di restauro – reso possibile dal sostegno finanziario della Fondazione Aquileia e concordato con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia – che rappresenta la prima tappa delle attività di conservazione e valorizzazione, che progressivamente restituiranno sul terreno la pianta delle Grandi Terme e la disposizione dei loro vasti saloni.
«L’intervento – spiega la direttrice dello scavo, Marina Rubinich – restituirà la forma della trincea dove correva il muro di separazione tra i saloni del frigidarium e del calidarium e sarà ripristinato il contenimento dei pavimenti a mosaico a motivi geometrici in pietra e cotto, appartenenti all’ultima fase della vita delle terme tra la fine del IV e il V secolo d.C., operazione indispensabile per evitarne il degrado».
La zona – circa 130 metri quadrati – è collocata a ridosso di via 24 Maggio.
«Si è scelto il settore sud-ovest per l’avvio del restauro – sottolinea Rubinich – proprio perché è quello che potrà essere più comodamente fruibile dal pubblico, senza neppure dover accedere all’intera area archeologica, in cui proseguiranno i lavori di scavo».
La notizia è stata diffusa dall’Università degli Studi di Udine. Per saperne di più: