La Procura di Trieste riaprirà il “caso Unabomber” a 13 anni dall’archiviazione

Trieste – La Procura di Trieste riaprirà il “caso Unabomber” a 13 anni dall’archiviazione dell’indagine su una serie di 28 attentati con piccoli ordigni piazzati fra Veneto e Friuli-Venezia Giulia in 12 anni, dal 1994 al 2006.

“Abbiamo deciso di riaprire il caso Unabomber perché pensiamo che qualcosa possa essere ancora fatto”. Così il procuratore di Trieste, Antonio De Nicolo, in una dichiarazione rilasciata alla stampa.

La procura intende trovare nuovi indizi nei vecchi reperti utilizzando i nuovi strumenti ora a disposizione, tra cui la banca dati del Dna, nata proprio quando il procedimento veniva archiviato.

“Il primo passo sarà un censimento completo dei reperti”, ha precisato al “Corriere della Sera” De Nicolo, che indagherà con il pm Federico Frezza.

Il reato ipotizzato è attentato con finalità di terrorismo. Per procedere la Procura sta solo aspettando che l’archivio restituisca il fascicolo.

Tutto sarebbe partito dalle richieste presentate di recente da due vittime di Unabomber, Francesca Girardi e Greta Momesso.

In particolare è stato evidenziato come un capello e della saliva trovati su un uovo rimasto inesploso il 3 novembre del 2000 in un supermercato di Portogruaro e attribuito al misterioso attentatore potrebbero essere rianalizzati con le nuove tecnologie investigative.

Nel fascicolo d’indagine c’era il nome di un indagato: l’ingegnere Elvo Zornitta, iscritto nel 2004 e archiviato quando gli inquirenti scoprirono che la prova regina contro di lui, un lamierino rinvenuto in un ordigno, era stato manomesso da un poliziotto della scientifica, Ezio Zernar. A questo punto l’indagine su Unabomber e il solo processo che venne celebrato fu quello a Zernar per la manomissione della prova, chiuso con una condanna.

“Sono felicissimo che riaprano le indagini perché spero che così possano finalmente svanire anche gli ultimi sospetti sul mio cliente – ha dichiarato l’avvocato Paniz, difensore di Zornitta e citato sul quotidiano -. Al tempo stesso mi sembra però difficile che possano scoprire cose nuove: i reperti erano stati passati tutti al setaccio dal Ris e da tre Procure”.

In linea teorica, può essere nuovamente indagato Zornitta? “Sì, ma non per il fatto oggetto del precedente procedimento, cioè per l’ordigno del lamierino, dove c’è un giudicato insuperabile”, ha risposto Paniz.

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