Sette persone sono morte in un gravissimo incidente avvenuto in A4 all’altezza di San Donà di Piave

Palmanova – Aumenta purtroppo il tragico bilancio del gravissimo incidente avvenuto poco prima delle 16.00 di venerdì 7 ottobre in A4: sono sette le vittime.

È stata infatti accertata nel pomeriggio di domenica 9 ottobre la morte di Romina Bannini, l’educatrice 36enne coinvolta nell’incidente costato la vita ad altre sei persone nel furgone proveniente da Riccione e diretto in Carnia.

La signora Bannini era stata ricoverata all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dopo essere stata estratta, viva ma in condizioni gravissime, dall’abitacolo del mezzo. I familiari, su richiesta espressa in passato da lei stessa, hanno acconsentito alla donazione di organi.

L’incidente è avvenuto nel tratto a tre corsie dell’autostrada A4 all’altezza del casello di San Donà di Piave tra l’entrata e l’uscita dello svincolo di Trieste.

Un furgone, a bordo del quale c’erano sette persone, ha tamponato violentemente un autoarticolato in lento movimento.

Il furgone apparteneva all’associazione Centro21 ed era partito da Riccione nel primo pomeriggio. Alla guida era l’ex sindaco di Riccione Massimo Pironi, di 63 anni, infaticabile volontario del sodalizio, e sei passeggeri, tutti disabili. Erano diretti in Carnia per illustrare alcuni progetti a tutela dei disabili e dei giovani affetti dalla sindrome di down.

Si è salvata soltanto una giovane donna, anche lei disabile, estratta dopo un lunghissimo lavoro dei Vigili del fuoco di Mestre, San Donà di Piave e Motta di Livenza. L’abitacolo del furgone è stato letteralmente sventrato. La superstite era di fatto imprigionata in un piccolo vano in cui giacevano anche tutti gli altri passeggeri: quattro donne e un uomo, tutti affetti da disabilità, di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Il medico del Suem, giunto a bordo dell’elicottero, ha cercato disperatamente di trovare un flebile segnale di vita, ma non c’è stato nulla da fare: il decesso è avvenuto per tutti all’istante.

Al momento del sinistro erano segnalati rallentamenti – anche attraverso i pannelli a messaggio variabile – a causa del traffico intenso tra Meolo – Roncade e il bivio A4/A28 (Nodo di Portogruaro).

L’incidente è avvenuto nella corsia centrale. L’autista del furgone, che sembra procedesse a velocità sostenuta, non si è avveduto del Tir fermo in coda. Il mezzo si è completamente accartocciato sotto il camion. La scena che si è presentata agli automobilisti che hanno cercato di portare i primi soccorsi è stata straziante.

Per permettere alla Polizia stradale di rilevare la dinamica del sinistro e agli addetti di Autovie Venete di rimuovere i veicoli coinvolti, il tratto tra San Donà e Cessalto, in direzione Trieste, è rimasto chiuso per ore. Chiuso anche lo svincolo di San Donà in direzione Trieste. In tarda serata le code erano lunghe oltre 11 chilometri e si sono verificati altri due incidenti, senza gravi conseguenze per i mezzi coinvolti, ma con un’auto che si è incendiata.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato la tragedia come un “bollettino di guerra quotidiano” riferendosi alle tante vittime di quel tratto dell’A4. Il suo omologo dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, si è stretto “alle famiglie delle vittime”, ricordando in particolare la figura impegnata di Pironi, “uomo sempre disponibile al servizio della sua terra e dei suoi concittadini”.

Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia si associa al cordoglio: “L’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia si unisce al cordoglio delle famiglie delle vittime del gravissimo incidente verificatosi venerdì pomeriggio sull’autostrada A4: una tragedia che non ha risparmiato nemmeno l’ultima persona coinvolta, rendendo purtroppo vano l’encomiabile sforzo dei sanitari che hanno fatto l’impossibile per salvarla”.

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