Nuova installazione multimediale permanente a Villa Manin per indagare meglio il Trattato di Campoformio
Fvg – Oggi sabato 10 settembre il percorso della visita di Villa Manin si è arricchito di una nuova installazione multimediale permanente a cura di Umberto Alberini, Dino Barattin e Guido Comis e ERPAC, l’Ente regionale per il patrimonio culturale, che permette di approfondire la storia di questo luogo che si intreccia con la storia d’Italia. Consulenza storica: Paolo Foramitti. Elaborazione digitale: Mobile3d. Voci: Klaus Martini, Piera Ardessi, Massimo Somaglino.
L’installazione permetterà di rivivere lo spirito della notte in cui venne sottoscritto il Trattato di Campoformio e di capire come mai, nonostante il nome, questo documento che tante conseguenze ebbe sugli equilibri dell’Europa fu sottoscritto proprio a Passariano, ma soprattutto quanto laboriose siano state le trattative che precedettero il momento della firma.
Tutti sanno infatti che Napoleone è stato a Villa Manin. Non tutti sanno però che Napoleone non ha dormito nella villa una notte o due come in molti altri luoghi che pure vantano il suo passaggio, ma vi si è fermato per ben due mesi: dal 27 agosto al 22 ottobre 1797. Nel corso del lungo soggiorno ebbero luogo gli incontri che sancirono la fine della sua storia millenaria della Repubblica di Venezia.
Come e con chi si sono svolte quelle trattative? Dove hanno avuto luogo? E come mai e in cambio di cosa Napoleone, figlio della rivoluzione francese, acconsentì a sacrificare l’indipendenza di Venezia per cederne i territori a una monarchia quale era l’impero Asburgico?
Dopo i quadri animati che dal 2020 accolgono i visitatori nella scuderia di Villa Manin e il tavolo tattile che racconta la storia della famiglia Manin e della villa di Passariano, l’ERPAC – Servizio catalogazione, promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio, ha realizzato questa nuova installazione multimediale che mette i visitatori al centro di una notte cruciale della storia.
Attraverso immagini di dipinti, cartografie, giochi d’ombre e un dialogo teatrale interpretato da Massimo Somaglino, Klaus Martini e Piera Ardessi, si potrà comprendere che cosa esattamente era previsto dal trattato, quali vantaggi Napoleone abbia tratto dalle dolorose concessioni fatte all’Austria e quale ruolo la prima campagna d’Italia condotta da Napoleone abbia avuto nel lungo percorso del Risorgimento italiano.
Ad introdurre l’installazione multimediale, sabato 10 settembre alle 11, saranno i curatori Umberto Alberini, Dino Barattin e Guido Comis nell’ambito del fine settimana in cui avrà luogo l’edizione di settembre del Giardino del Doge Manin.
Informazioni: orari e giorni di apertura: da martedì a domenica 10.30 -13 e 13.30 – 18.30