Chiusura dello stabilimento Wartsila/2: lavoratori portuali scioperano, Daewoo tenta di fare da sé

Trieste – Chiusura dello stabilimento Wartsila di Trieste: si inasprisce il braccio di ferro fra i lavoratori di Trieste e l’azienda. Il nodo è la consegna dei motori alla Daewoo.

I sindacati, infatti, hanno proclamato uno sciopero a oltranza per rallentare o impedire il trasferimento dei motori a bordo della nave UHL Fusion con l’astensione dal lavoro degli addetti a spostamento, imbarco e rizzaggio.

La nave Uhl Fusion è giunta a Trieste dove si trova in rada e deve caricare 12 motori prodotti alla Wartsila e destinati alla Daewoo in Corea del Sud.

Per effettuare la consegna nei tempi stabiliti, la UHL Fusion chiederà all’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Orientale di poter operare in autoproduzione.

Una procedura che, in caso di autorizzazione, comporta l’impiego dell’ equipaggio per effettuare le manovre sulla nave per stivare il carico.

Eventualità che in parte scongiurerebbe la possibilità che lo sciopero dei dipendenti portuali che svolgono attività connessa alla Wartsila rallenti le operazioni.

Secondo quanto si apprende, ci sarebbe anche la richiesta, già presentata all’Autorità, di operare su una banchina diversa da quella solitamente utilizzata da Wartsila, sul canale navigabile, più vicina per 10 dei 12 motori.

I tecnici del Porto dovranno valutare se la banchina sia adatta per questa finalità.

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