Parisi: al centenario IUPAP con la sua campagna Salviamo la ricerca

Trieste – Si è concluso mercoledì 13 luglio il simposio organizzato in occasione del centenario dell’International Union of Pure and Applied Physics (IUPAP), l’Unione internazionale di fisica pura e applicata.

L’organizzazione, fondata a Bruxelles nel 1922, conta ad oggi 60 paesi membri e raccoglie fisici da tutto il mondo. Il suo ruolo è fondamentale nel campo della ricerca e della cooperazione internazionale, con l’obbiettivo di aumentare l’inclusione e la diversità nell’ampio campo della fisica.

Il Centennial Symposium si è svolto presso l’ICTP (Centro Internazionale di Fisica Teorica) di Trieste l’11, 12 e 13 luglio. L’incontro “ibrido” (in quanto c’è stata una partecipazione sia fisica che “virtuale” tramite la piattaforma Zoom) ha incluso conferenze sulla storia IUPAP, sui paesi in via di sviluppo, sulla collaborazione tra Paesi, sull’educazione fisica e su moltissimi altri argomenti.

Ha portato il saluto delle istituzioni regionali l’assessore alla Ricerca Alessia Rosolen.

Ospite d’eccezione il professor Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021. Parisi è intervenuto in videocollegamento promuovendo la campagna “Salviamo la scienza”, di cui è fondatore.

Il Nobel Italiano denuncia come la nostra classe politica “non ascolta la scienza nel decidere quali siano le priorità di ricerca e dunque i progetti da finanziare. Questo è un problema gravissimo che si aggiunge al drammatico sottofinanziamento al settore”.

Ha inoltre ricordato come la commissione di scienziati che giudica la qualità della ricerca e stabilisce a quali progetti attribuire i fondi (della quale lo stesso Parisi faceva parte), voluta dal Ministro dell’Università e della ricerca Berlinguer nel 1996, ha perso importanza già con il successivo governo. “Al momento -afferma- non esiste più”. La conseguenza è “una scarsa capacità di intercettare finanziamenti europei per i progetti di ricerca”.

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