Per il Festival di Arte contemporanea “B#Side the River” successo e partecipazione emotiva per la perfomance dell’artista Andreja Kargačin

Gorizia  – Emozione profonda, stupore, attenzione ipnotica ai movimenti dell’artista: un intreccio di intense sensazioni ha accompagnato a Gradisca la performance dell’artista serba Andreja Kargačin, che ha introiettato la lezione di indiscussi performer come Marina Abramović e Mladen Miljanović, dandone prova nell’atrio di Palazzo Torriani sede del Comune, nell’ambito del cartellone di B#Side the River Festival 2022,  promosso dall’associazione di promozione artistica e culturale IoDeposito per la direzione artistica di Chiara Isadora Artico.

Sorpresi, coinvolti e partecipi oltre 200 spettatori hanno assistito all’evento che univa al concerto di Duo Zigano la performance artistica “Sonata for a Violin and Cornfields Op 1946”, proposta come “restituzione” artistica a conclusione di una residenza della giovane artista serba nei luoghi dell’sontino.

Andreja Kargačin23 anni, originaria di Novi Sad, è rimasta infatti per una decina di giorni sul territorio, incontrando e conoscendo la gente del luogo per ‘mescolare’ al vissuto della popolazione locale la sua esperienza personale e familiare, e tradurre questo incontro in un ‘gesto’ artistico proposto nel linguaggio della performance.  “Sonata for a violin and cornfields OP. 1946”, della durata di ben tre ore, è dedicata in particolare alla nonna materna, prodigio del violino e cittadina ungherese nella Jugoslavia del secondo dopoguerra, costretta al lavoro nei campi di grano che le rovinarono le mani, e all’abbandono del sogno della musica.

Una storia di coercizione, di cui l’artista ha elaborato il dolore con un gesto totalmente corporeo e catartico, cucendosi sul corpo nudo una corda di violino, metafora della repressione dell’arte e del libero pensiero. Il festival B#side the river è stata un’occasione definitiva per contemplare questa performance: l’impatto emotivo e fisico, la sua valenza personale oltre che artistica, hanno un portato che impedisce all’artista di replicarla ulteriormente.

“Mi ha commossa la risposta del pubblico – ha spiegato l’artista – non mi sarei aspettata anche dai giovani e dagli anziani un interesse così vivo. E la musica balcanica di Duo Zigano mi ha tenuta a contatto con il mondo che mi circondava in un momento di grande concentrazione, nel quale la dimensione temporale assume un altro significato.

Chiara Isadora Artico, direttore artistico del festival, ha osservato: “Il silenzio religioso dei visitatori, la loro fascinazione per l’atto performativo di Andreja, il loro trasporto, l’espressione di compassione sui loro volti sono segnali della comprensione e condivisione, da pare della comunità locale, del valore universale di questo gesto artistico. Una sorta di dichiarazione in forma simbolica, che origina da una memoria familiare, per farci riflettere su un tema che é universale e che é di grande attualità, il conflitto tra guerra e cultura”.

Dieci artisti internazionali fra i più rappresentativi della scena europea contemporanea sono protagonisti del Festival di Arte Contemporanea B#Side the River 2022, in programma fino al 30 luglio 2022 in una vasta area dell’Isontino e della pianura friulana – nei centri di Gradisca d’Isonzo, Monfalcone, Cervignano del Friuli, Farra d’Isonzo, Sagrado, Staranzano, Ruda, Fogliano Redipuglia e Mariano del Friuli. Realizzato dall’associazione di promozione artistica e culturale IoDeposito per la direzione artistica di Chiara Isadora Artico, B#Side the River vedrà protagonisti Đejmi Hadrović, Lang Ea, Andreja Kargačin, Gülhatun Yıldırım, Ingrid Ogenstedt, Nathalie Vanheule, Marta Lodola, Boris Beja, Holly Timpener, Deimion van der Sloot: ciascun artista si renderà artefice di una propria rilettura della storia dei luoghi di confine intorno al fiume Isonzo, in rapporto alle comunità del territorio che saranno parte attiva del progetto e potranno partecipare a laboratori, passeggiate sensoriali e sonore, aperitivi e colazioni con l’autore, a performance di straordinario impatto artistico ed emozionale. 

Obiettivo è la creazione di opere d’arte inedite, nutrite della memoria collettiva, che confluiranno nelle due mostre in programma a Udine, nell’evocativa location del “Bunker” di piazza Primo Maggio, ottobre 2022 e a Trieste Sala Xenia, 10/27 novembre 2022, «B#Side the River Festival – spiega la direttrice artistica Chiara Isadora Artico – lavorerà sulle cicatrici della storia come se il fiume Isonzo fosse la pelle, l’epidermide del territorio, mentre il corpo di molte artiste si farà luogo delle esperienze universali includendo istanze sociali, storia e dolore». 

Dal 19 al 25 giugno, da Staranzano fino a Sagrado risiederà l’artista turca Gülhatun Yıldırım, nota per i lavori legati all’acqua: il suo atto performativo si svolgerà in cammino lungo il fiume Isonzo. L’artista multidisciplinare svedese Ingrid Ogenstedt sarà dal 24 giugno al 1° luglio, a Farra d’Isonzo, la sua installazione site-specific di Land art, “Arco” verrà rilasciata giovedì 30 giugno nel Museo di Civiltà Contadina di Farra d’Isonzo. Dal 2 al 9 luglio l’artista belga Nathalie Vanheule sarà tra Gradisca d’Isonzo, Sagrado e Fogliano Redipuglia, la sua performance partecipativa “All Arms United”, sabato 9 luglio, si svolgerà di fronte alle mura del Castello di Gradisca d’Isonzo coinvolgendo 30 persone che produrranno impronte dei propri corpi su di un nastro trasportatore. L’artista italiana Marta Lodola, attiva in Germania, sarà in residenza: dal 10 al 16 luglio, a Ruda; venerdì 15 luglio dalle 21.00, nell’Ex Amideria “Chiozza” di Perteole proporrà l’atto performativo ‘Dissolvenze’ con la partecipazione attiva del pubblico. Terz’ultima residenza affidata all’artista sloveno Boris Beja: sabato 16 luglio presenterà l’installazione ‘Sailing this way’, un’opera materica creata con la partecipazione dei lavoratori dei cantieri navali di Monfalcone. L’artista canadese Holly Timpener sarà in residenza dal 17 al 23 luglio a Sagrado: la sua video performance ‘Embodied Resistance: Past, Present, Future’. sarà legata all’identità di genere, in rapporto con la memoria della resistenza, elemento di identità del luogo. Infine, dal 24 al 30 luglio, a Farra d’Isonzo, l’artista olandese Deimion “Peim” van der Sloot, riconoscibile per la tecnica grafica con colori vibranti e motivi decorativi, produrrà ‘Roc Mentaliteit’, una serie di opere realizzate attraverso l’apposizione di sticker colorati su stampe in bianco e nero di dipinti.

Info www.bsidewar.org; www.iodeposito.org

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