Legambiente, Rapporto Ecomafie 2021: oltre 500 reati ambientali l’anno in Friuli Venezia Giulia

Trieste – È stato presentato lunedì 11 aprile a Trieste il rapporto Ecomafia 2021 da Legambiente nazionale e Legambiente FVG, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione.

Legambiente FVG, per contribuire a questa sfida ha costituito il CEAG (Centro di azione giuridica), costituita da un pool di avvocati volontari, che coordinandosi con il CEAG nazionale e i circoli sul territorio supporta l’attività associativa, sotto il profilo giuridico, della promozione della cultura della legalità, della formazione agli iscritti. L’associazione si coordina poi con altre associazioni che operano nello stesso campo (in primis Libera FVG).

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il rettore dell’Ateneo Roberto Di Lenarda, l’assessore regionale alla Sicurezza e alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, il Direttore del Dipartimento IUSLIT, Gian Paolo Dolso, il Procuratore Distrettuale Antimafia di Trieste Antonio De Nicolo, il Presidente dell’Osservatorio Regionale Antimafia Michele Penta.

Il Rapporto ecomafia 2021 è stato presentato da Stefano Ciafani, Presidente Nazionale di Legambiente, mentre Sandro Cargnelutti e Daniela Moreale hanno illustrato i dati regionali e le azioni sul territorio.

Nella seconda parte dell’evento si è svolti un dibattito moderato da Luana De Francisco, giornalista del Messaggero Veneto, a cui hanno partecipato vari esponenti delle forze dell’ordine (Guardia costiera, Carabinieri, Guardia di Finanza, Nucleo Operativo per l’Attività di Vigilanza Ambientale – NOAVA, Corpo forestale regionale), il delegato regionale WWF Alessandro Giadrossi e Giuliana Colussi, Presidente di Libera FVG.

Illegalità ambientali in Regione

Il 2019 è stato l’anno record per l’illegalità ambientale in Friuli: con 544 reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle capitanerie di porto si è toccato il punto più alto degli ultimi 3 anni, con una crescita del 35,4% rispetto al 2018.

Sempre nel 2019 sono state 345 le persone denunciate, 203 i sequestri effettuati, 8 le ordinanze di custodia cautelare eseguite (anche in questo caso si tratta della prima volta che viene emesso questo tipo di provvedimento nel triennio 2017-20919), di cui 4 per reati relativi al ciclo illegale di rifiuti e 4 per quelli contro la fauna.

Nel 2020 sono stati accertati 521 reati dalle forze dell’ordine e dalle capitanerie di porto, 386 persone denunciate e 366 i sequestri effettuati. La fase acuta della pandemia non ha rallentato il fenomeno criminale.

Nell’ultimo quadriennio (2017 – 2020) si sono registrati 2.009 reati, con 1530 persone denunciate e 930 sequestri.

Ciclo del cemento (2020): accertati 102 reati, con 56 persone denunciate e 14 sequestri. Il numero di reati è salito nell’ultimo triennio (67 nel 2019 e 80 nel 2018); così pure i sequestri: 4 nel 2019 e 6 nel 2018 (6); le denunce sono invece diminuite (92 nel 2018 e 69 nel 2019)

Ciclo dei rifiuti: accertati 90 reati, 109 persone denunciate e 49 sequestri effettuati; le inchieste dal 2002 al 1 aprile 2022 riferite all’art. 452 quaterdecies del codice penale sono 15 in FVG, che rappresentano il 3,4% sul tot. Nazionale. Coinvolte 714.000 tonnellate di rifiuti.

Sono state 20 le inchieste aperte da procure di altre regioni che hanno coinvolto il nostro territorio.

Gli incendi di rifiuti dal 1 gennaio 2013 al 1 aprile 2022 che hanno interessato gli impianti di trattamento e i capannoni dismessi sono stati 18; gli ultimi 2 rispettivamente a Mossa (novembre 2021) e a San Vito al Tagliamento (marzo 2022).

Reati contro la fauna

Con 191 reati, 141 denunce, 180 sequestri in terraferma e a mare, Trieste è al 15° posto nella classifica tra le province italiane. La Regione è al 9° posto per numero di reati per km di costa (0,8 reati/km)

 

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