Per la “Prosa Curiosa” al Teatro Miela di e con Paolo Rossi “Pane o Libertà”
Trieste – Sabato 26 febbraio alle ore 20:30 Teatro Miela a Trieste “Pane o Libertà” è il nuovo spettacolo di Paolo Rossi che unisce stand up a commedia dell’arte e commedia greca. . Spettacolo di e con Paolo Rossi; musiche dal vivo Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi; produzione Teatro Stabile di Bolzano in coproduzione con il Teatro Stabile del Veneto.
Agile, dirompente, sfuggente alle definizioni di genere e duttile nell’allestimento scenico, Pane o libertà ha le caratteristiche di un evento più che di una rappresentazione. Lo spettacolo mescola la figura del primo Arlecchino, quello che possedeva il biglietto di andata e ritorno per l’aldilà, a quella che fu poi una delle sue evoluzioni come intrattenitore popolare capace di spaziare dalle stalle al cabaret.
“Il titolo Pane o libertà l’ho ripreso da un libro, ma non vi dico qual è. Lo trovo molto emblematico: si impone la scelta tra mangiare, vivere o avere la libertà” spiega Rossi. “Ma oggi le parole ‘pane’ e ‘libertà’ hanno lo stesso significato di quando quel libro mi capitò tra le mani? Il pane ha lo stesso sapore di quei tempi? Oggi uno è libero di gridare ‘Abbasso la libertà’?”. Il progetto intrapreso da Rossi comprende un tipo di azione teatrale ad alta valenza sociale.
Un teatro d’emergenza? Delirio organizzato? Serata illegale? Teatro di rianimazione? Comunque un teatro di domande.” Giocando con l’illusione di mettermi sul palco – o su ciò che useremo come tale per bisogno o necessità – sia come attore, sia come personaggio e come persona, rievocherò i miei sogni lucidi, fatti di storie che aiutano a resistere, a scegliere tra il pane e la libertà, o a non scegliere proprio” prosegue Rossi.
“Sono storie di artisti che per fortuna ho realmente incontrato nella mia vita. I maestri Jannacci, Gaber, De Andrè, Fo e persino il fantasma della Callas, i comici del Derby e altri sconosciuti. Racconterò questi allegri morti che abitano l’interzona che li rende visibili solo a pochi cantastorie che li traducono agli umani. Con l’aiuto dei miei amici saltimbanchi, parlerò di queste personalità fantasmagoriche e poetiche, non controllabili da nessun piccolo o grande fratello che con le loro narrazioni portano conforto, idee per lottare e speranza. Tutto qui. Senza osare più del dovuto nelle imitazioni e nelle parodie, giocando al contrario con le massicce dosi di visionarietà che la favola contiene di suo. Vorrei fare qualcosa che dia al mio essere chiamato comico una via di fuga verso un teatro sociale, nella poesia del buffo e della magia. Roba minima. Tanto per alzare le difese immunitarie del pubblico presente… o meno”.
Il sottotitolo, “Per un immenso futuro repertorio”, in realtà è un complemento importante del titolo stesso. Una finestra che si aggiunge a quelle dell’improvvisazione, del coinvolgimento del pubblico, di irruzioni improvvise di ospiti a sorpresa, dove verranno riarrangiati o citati dei pezzi, monologhi, frammenti, momenti delle origini per farli rimbalzare come nuovi nel presente della serata. C’è l’attore, ci sono i personaggi che evoca o interpreta nelle varie affabulazioni, ma soprattutto c’è la persona. Attore, persona e personaggio, tutto questo presente contemporaneamente, tutto questo per allontanarsi dalle tradizionali rappresentazioni e creare qualcosa che accada veramente e irrepetibilmente nella serata.
PS: Recitando col pubblico, e non al pubblico, ai presenti in sala è consentito intervenire, chiedere, interrompere, soprattutto restare svegli. E comunque, pur rispettando le vigenti norme sulla distanza sociale, qui, in questo teatro, la quarta parete non esiste.
Ingresso € 15,00 riduzioni convenzionate € 12,00. Abbonamento a 5 spettacoli a scelta € 60,00. Super green pass e mascherina FFP2 obbligatori. Prevendita: c/o bigietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com
Organizzazione: Bonawentura