Giornata del Ringraziamento 2021, Coldiretti: gratitudine per direttiva contro pratiche sleali
Udine – Coldiretti Udine celebra la settantunesima Giornata provinciale del Ringraziamento agricolo, l’evento di origini antiche reintrodotto dalla Coldiretti nel 1951 e dal 1974 inserito nel calendario liturgico nazionale. L’appuntamento è in programma sabato 13 novembre in Duomo.
Il programma prevede alle 18 l’arrivo dei mezzi agricoli (che saranno poi benedetti alle 20) e alle 19 la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato.
Alla presenza dei vertici della Coldiretti provinciale, la Messa sarà accompagnata dall’associazione culturale Coro “Le Colone” di Castions di Strada (direzione artistica di Giuseppe Tirelli).
«La situazione di grande emergenza imposta dalla pandemia, purtroppo, continua – commenta il presidente della Coldiretti Udine Gino Vendrame –, ma le imprese guardano al futuro con speranza, consapevoli del ruolo che l’agricoltura può svolgere per la ripresa del territorio in termini economici e occupazionali anche per le giovani generazioni».
Il messaggio del Ringraziamento, aggiunge il direttore della Coldiretti regionale Cesare Magalini, «si lega alla recente approvazione definitiva da parte del Cdm della direttiva sulle pratiche commerciali sleali su proposta del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, alla quale la Coldiretti ha dato massimo supporto con l’obiettivo di rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non venga scaricato sulle imprese di produzione, già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato».
Con la nuova direttiva scatta lo stop per 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti.
Si realizza così un percorso virtuoso finalizzato a garantire una equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera.
Una svolta storica per garantire un giusto prezzo ad agricoltori ed allevatori in una situazione in cui per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo.