Gli Ospedali regionali stanno tornando alla normalità. In corso di ripresa tutte le attività sospese
Trieste – L’andamento della pandemia in Friuli Venezia Giulia, con un consistente calo di tutti gli indicatori, consente al Servizio sanitario regionale di avviare il ritorno alla normalità. Saranno via via riprese tutte le attività sospese e recuperate quelle riprogrammate.
Lo ha annunciato martedì 19 maggio il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi, evidenziando che la completa ripresa dell’attività chirurgica programmata rappresenta un importante passo avanti verso il ritorno alla normalità.
Rispetto alla prima, nel corso della seconda e terza ondata pandemica le aziende sanitarie, nonostante la forte pressione a cui erano sottoposte, hanno attuato una riorganizzazione delle attività volta a ridurre, quanto più possibile, i tempi d’attesa degli interventi chirurgici, programmandone l’esecuzione nelle sale operatorie delle strutture ospedaliere non Covid, come il Burlo Garofolo di Trieste e il Cro di Aviano.
Un approccio nuovo rispetto al passato, studiato per consentire l’esecuzione degli interventi e contenere, per quanto possibile, il disagio provocato a pazienti e a familiari in seguito allo spostamento della sede.
Riccardi ha infine nuovamente ringraziato gli operatori sanitari regionali: “Nell’ultimo anno e mezzo tutti il personale sanitario è stato in prima linea per combattere il Covid-19 e ora continua ad esserlo per la campagna vaccinale e la ripresa delle attività ordinarie. A queste donne e uomini va quindi il plauso e il ringraziamento di tutto il Friuli Venezia Giulia, nell’auspicio che sempre più cittadini sostengano gli sforzi compiuti dai professionisti della salute sottoponendosi alla vaccinazione”.
Il dettaglio degli ospedali in regione
AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA GIULIANO ISONTINA (ASUGI)
Nell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina rimangono destinati ai pazienti Covid i reparti di: Malattie infettive con 29 posti letto; Geriatria Covid con 22 posti letto; Rianimazione Covid: 9 posti letto. Il reparto di Pneumologia Covid è invece in fase di accorpamento con quello di Rianimazione.
Per quanto riguarda l’attività chirurgica dal 24 maggio è prevista l’erogazione di 42 sedute a settimana nel complesso operatorio di Cattinara e di 34 sedute a settimana nelle sale di Gorizia e Monfalcone; inoltre dalla prima settimana di giugno saranno attivate ulteriori 5 sedute a settimana all’Ospedale Maggiore di Trieste.
Per quanto concerne l’attività specialistica ambulatoriale, Asugi ha provveduto da maggio a dicembre 2020 al recupero delle 35.073 prestazioni e visite di specialistica ambulatoriale sospese durante il lockdown dello scorso anno per tutte le persone che, contattate, hanno risposto e accettato di presentarsi anche in una sede diversa rispetto a quella originariamente prenotata. Inoltre, 28.000 prestazioni sono state recuperate dai privati accreditati.
AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA FRIULI CENTRALE (ASUFC)
Nell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale sono ancora destinati ai pazienti Covid nell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine i reparti di: Malattie infettive con 13 posti letto; Terapia semintensiva con 16 posti letto; Terapia intensiva con 12 posti letto; Ostetricia e Ginecologia 8 posti letto. Al presidio sanitario di San Daniele sono riservati al Covid 8 posti letto in Medicina d’urgenza e all’Ospedale di Palmanova 24 posti letto in Medicina interna. Inoltre, sono ancora destinati alle persone colpite dal coronavirus 24 posti letto alla Rsa Gervasutta e 34 alla Rsa di Gemona del Friuli. Sono, invece, considerate strutture Covid free i presidi sanitari di Tolmezzo e Latisana.
All’Ospedale di Udine questa settimana sono previste oltre 110 sedute chirurgiche, ovvero il 76,4% dell’offerta 2019 (144,8). A San Daniele questo tipo di attività è al 50% e a Tolmezzo al 40%. Inoltre è ripresa l’attività chirurgica programmata a Latisana. A Palmanova l’attività chirurgica è ripresa dal 4 maggio, con un graduale incremento che consentirà di raggiungere il 100% (rispetto al 2019) dell’attività di day-surgery a fine giugno, con l’esecuzione anche di interventi programmati da parte della Clinica Ortopedica di Udine.
L’attività specialistica ambulatoriale al momento è regolare negli ospedali di Udine, San Daniele e Tolmezzo. A Palmanova c’è una riduzione dell’operatività degli ambulatori internistici e cardiologici a causa dell’assegnazione dei medici al reparto di Medicina Covid, ma il recupero di tali attività è già previsto assieme all’implementazione dell’attività ambulatoriale multidisciplinare di ecografia e patologia vascolare e allo sviluppo dell’attività ambulatoriale integrata post-Covid, mentre il reparto di Radiologia ha previsto agende dedicate per i pazienti oncologici dell’hub di Udine. Al Gervasutta sono attualmente garantite le prestazioni B e D e sono in ripresa quelle programmate.
AZIENDA SANITARIA FRIULI OCCIDENTALE (ASFO)
Attualmente nell’Azienda sanitaria Friuli occidentale da lunedì 17 maggio è stato chiuso il reparto di Terapia semintensiva e rimangono attivi 10 letti per pazienti Covid ordinari (attualmente i ricoverati sono 4). Se l’attuale trend sarà confermato è quindi ipotizzabile che tutti i posti letto siano liberi entro il 23 maggio.
Per quanto riguarda l’attività chirurgica al momento l’Ospedale di Pordenone ha ripreso l’attività al 90% del suo potenziale, con 8 sale operanti al giorno; San Vito ha ripreso l’attività al 90% (2-3 sale operative al giorno); Sacile è al 100% (10 sedute a settimana) e da ieri sono riprese le operazioni anche a Spilimbergo (7 sale a settimana). Dal 14 giugno al 13 settembre è prevista una riduzione dell’attività per le ferie estive simile a quella registrata prima della pandemia, con la massima riduzione in agosto.
Per quanto concerne l’attività ambulatoriale, al momento il livello di operatività è al 90%, ma dalla prossima settimana riprenderà anche l’attività del Dipartimento medico. In generale l’attività si assesta all’85-90% rispetto all’era pre-Covid, principalmente a causa dei necessari tempi di ricondizionamento dei locali e del mantenimento delle distanze nelle sale d’attesa.
Tutta l’attività specialistica ambulatoriale del 2020 è stata recuperata ad eccezione di parte delle visite oculistiche nei distretti, mentre per il 2021 devono ancora essere recuperate alcune attività in Pneumologia e Medicina interna, ma ciò avverrà entro settembre.
IRCCS CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO (CRO)
Il Cro di Aviano non ha registrato riduzioni delle attività per il Covid e nessun intervento chirurgico è stato rinviato a causa della pandemia, dato che la struttura tratta esclusivamente neoplasie e le misure adottate hanno permesso di limitare al minimo i casi di positività sia tra i pazienti sia tra gli operatori con un normale funzionamento delle sale operatorie.
Inoltre, dal 17 marzo al 12 aprile 2021, il Cro ha accolto tutti i casi oncologici riferiti dalle chirurgie regionali: 7 tumori mammari (Senologia ASUFC); un tumore pancreatico (Chirurgia Generale ASUFC); 3 tumori ginecologici (Clinica Ginecologica ASUFC); 8 tumori cutanei (Chirurgia Plastica Asufc); 4 tumori Orl (Orl Asfo).
IRCCS BURLO GAROFOLO
All’interno del Burlo Garofolo di Trieste la gestione dei pazienti Covid-19 con la riacutizzazione dell’emergenza pandemica registrata dallo scorso inverno non ha influito sulle attività chirurgiche e ambulatoriali programmate.
Inoltre l’Irccs triestino ha supportato le altre strutture sanitarie eseguendo parte della loro attività chirurgica: ad oggi sono stati programmati 38 interventi per neoplasia della vescica e 9 interventi per neoplasia mammaria in pazienti in carico all’Urologia e Chirurgia dell’Asugi.
A causa delle misure di prevenzione della diffusione del Covid-19, dalla ripresa delle attività nel maggio 2020 è stato registrato però un allungamento dei tempi di erogazione delle prestazioni rispetto al periodo pre-pandemico.