Le dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale Zanin per la Conferenza sul futuro dell’Europa
Trieste – I rappresentanti del Comitato Ue delle Regioni sono pronti a portare la Conferenza sul futuro dell’Europa nelle città e nelle regioni europee, per dare davvero voce a tutti.
La Conferenza sul futuro dell’Ue ha preso il via a Strasburgo il 9 maggio nella sede del Parlamento europeo, con l’auspicio di lavorare per un’Europa più democratica e attenta alle comunità locali, ribadendo la necessità di una partecipazione degli Enti locali alla gestione dei fondi per la ripartenza e la costruzione della nuova Europa post-pandemia.
“Valorizzare le potenzialità dei piccoli centri, delle città, delle Regioni e di tutte le comunità per alleggerire l’Unione europea e i suoi enti locali da una pressione senza precedenti sotto i profili sociale, economico, ambientale e finanziario. Solo in questo modo potremo reagire davanti agli impatti legati alla pandemia da Covid-19, cercando di sviluppare quel processo di transizione verso un’economia verde e resiliente basata anche sull’utilizzo di mezzi di produzione e di consumo più circolari, sostenibili e digitali”.
Così il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin (nella foto), impegnato in ambito europeo in qualità di vicepresidente del Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni Europee (Calre) e della Commissione Cittadinanza, governance, affari costituzionali ed esterni (Civex) del Comitato Europeo delle Regioni (CdR).
“Sono molteplici le sfide da affrontare per rafforzare la solidarietà europea – ha detto ancora Zanin – ed è più che mai necessario che l’Europa stessa ascolti e tragga insegnamento dalla crisi, rispondendo alle preoccupazioni e alle ambizioni dei cittadini”.
“Un continente che guarda al domani deve essere in grado di lottare contro i cambiamenti climatici e le sfide ambientali, attraverso il rafforzamento dei processi democratici che, tra i vari aspetti, significa anche legiferare meglio” ha concluso il presidente del Cr Fvg.
Cos’è il Comitato europeo delle Regioni
Il Comitato europeo delle regioni (CdR) è un organo consultivo dell’UE composto da 329 rappresentanti eletti a livello locale e regionale provenienti da tutti i 27 Stati membri. Attraverso il CdR essi possono scambiarsi pareri sulle norme dell’UE che incidono direttamente sulle regioni e sulle città. I membri del CdR si riuniscono in sessione plenaria a Bruxelles, da 5 a 6 volte l’anno, per esaminare le priorità politiche e adottare pareri sulla legislazione dell’UE.
La Conferenza sul futuro dell’Europa
La Conferenza sul futuro dell’Europa è stata inaugurata ufficialmente domenica 9 maggio a Strasburgo, ma i lavori di preparazione e la raccolta di opinioni e proposte sono già iniziati.
Ad aprire la Conferenza nella Giornata dell’Europa – che celebra l’inizio del processo di unione federale avviato dal piano di cooperazione economica ideato da Jean Monnet, presentato a Parigi il 9 maggio 1950 da Robert Schuman – il presidente francese, Emmanuel Macron, il presidente dell’Europarlamento David Sassoli, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il leader portoghese Antonio Costa, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell’Ue.
La Conferenza sul futuro dell’Europa offre ai cittadini europei l’occasione per ragionare sulle sfide e le priorità dell’Europa. Chiunque, a prescindere dalla provenienza o dall’attività svolta, può utilizzare questo strumento per riflettere sul futuro dell’Unione europea che vorrebbe.
Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione europea si sono impegnati ad ascoltare la voce degli europei e a dare seguito, nell’ambito delle rispettive competenze, alle raccomandazioni ricevute.
Entro la primavera del 2022 la Conferenza dovrebbe giungere a conclusioni e fornire orientamenti sul futuro dell’Europa.
Per partecipare: