Si concludono gli incontri sulla storia di Aquileia per il progetto “La lunga vita dei miti”
Pordenone – Si conclude con successo l’affascinante viaggio nella storia di Aquileia, città tra le più grandi e ricche dell’Impero Romano nel Mediterraneo, sede di un Patriarcato, durato fino al 1751, e centro propulsore del Cristianesimo in tutta l’Europa centrale durante il Medioevo.
Appuntamento lunedì 3 maggio, alle 17 e 30, con lo studioso ed esperto di storia friulana, Pier Carlo Begotti, il quale approfondirà le ragioni della nascita del potere temporale dei Patriarchi di Aquileia.
Il progetto “La lunga vita dei miti” è stato realizzato con il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia, del Comune di Pordenone, di Fondazione Friuli ed in collaborazione con l’Associazione “L’oppure” e l’Accademia San Marco di Pordenone, infine, con il patrocinio del Comune di San Vito al Tagliamento.
I collegamenti saranno effettuati attraverso il canale youtube dell’Accademia San Marco.
Si conclude con successo il progetto “La lunga vita dei Miti” che ha dedicato una sezione speciale all’approfondimento della storia di Aquileia. Un’ iniziativa organizzata dalla Delegazione pordenonese dell’Associazione italiana cultura classica”, realizzata con il contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia, del Comune di Pordenone, di Fondazione Friuli ed in collaborazione con l’Associazione “L’oppure” e l’Accademia San Marco di Pordenone, infine, con il patrocinio del Comune di San Vito al Tagliamento.
“La scelta di ripercorrere il mito di Aquileia dal suo sorgere e nella sua evoluzione – spiega il presidente Aicc Pn, Gianantonio Collaoni – intende fornire una consapevolezza della storia della nostra Regione che non si limita alla conoscenza ammirata dei monumenti, ma dà ragione di modi di essere e di pensare la nostra identità regionale”.
In programma, in modalità online, lunedì 3 maggio, alle 17 e 30, la conferenza dello studioso ed esperto di storia friulana, Pier Carlo Begotti, il quale approfondirà le ragioni della nascita del potere temporale dei Patriarchi di Aquileia.
Aquileia
Aquileia fu una delle città più grandi e ricche dell’Impero Romano nel Mediterraneo, sede di un Patriarcato, durato fino al 1751, e centro propulsore del Cristianesimo in tutta l’Europa centrale durante il Medioevo. Intesa come luogo fisico decadde lentamente tra il Tardo Antico e l’Alto Medioevo, tanto che i vescovi/ patriarchi titolari spostarono la sede a Cormons e poi a Cividale. Il nome di Aquileia continuò a perpetuarsi nei secoli successivi utilizzato in prospettive diverse, ma in tutte in qualche modo legate a un racconto continuamente arricchito e ripreso in epoche a noi vicine.
Tuttavia rimase il nome di “patriarchi di Aquileia” che ne sottolineava il senso imperituro del mito passato. I suoi presuli governarono una vasta regione ecclesiastica, acquisendo proprietà e poteri civili sempre più importanti, grazie al crescente interesse dei sovrani per le istituzioni religiose, intese come basi territoriali della loro autorità.
Il coronamento della potenza dei patriarchi giunse con l’investitura del 3 aprile 1077 da parte dell’imperatore Enrico IV, con l’assegnazione del dominio del Friuli e su aree del Veneto, della Slovenia, della Carinzia e dell’Istria. Il nome di Aquileia continuò a perpetuarsi nei secoli successivi utilizzato in prospettive diverse, ma in tutte in qualche modo legate a un racconto continuamente arricchito e ripreso in epoche a noi vicine.
Pier Carlo Begotti
Laureato a Venezia in lettere Moderne, ha ottenuto il dottorato a Udine; si è perfezionato in storia medievali e linguistica tra Corsica, Catalogna, Navarra e Galizia. La Patria del Friuli è il luogo di partenza delle sue ricerche e delle sue pubblicazioni in campo storico, linguistico e antropologico, che ha allargato ad altre aree del Vecchio Continente, nella convinzione che la realtà friulana si comprende solo se la si intende in dimensione europea. Opera nell’ambito della Società Filologica Friulana, della Deputazione di Storia Patria per il Friuli, dell’Accademia San Marco di Pordenone.
I collegamenti saranno effettuati attraverso il canale youtube dell’Accademia San Marco