Esordio del presidente Fedriga alla guida della Conferenza delle Regioni sui temi caldi del post-Covid
Trieste – L’esordio del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in apertura del suo mandato quale presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è avvenuto in una importante seduta dell’istituzione, dedicata ai temi caldi della ripresa post-Covid, svoltasi in modalità telematica il 15 aprile.
Le riaperture
“La Conferenza delle Regioni ha oggi aggiornato le linee guida per la riapertura di alcune attività in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione” annuncia il presidente Fedriga.
“Si tratta di proposte elaborate dai Dipartimenti di prevenzione delle Regioni su cui chiederemo il parere del Cts che ci auguriamo arrivi il prima possibile – spiega il Presidente della Conferenza delle Regioni – per permettere al Paese, in modo progressivo e ferma restando l’applicazione del principio di massima cautela in termini di contenimento della diffusione del Covid-19, di imboccare la strada del ritorno alla normalità.”
Il documento licenziato dalla Conferenza tratta nello specifico la ristorazione, le palestre, le piscine, le strutture termali, i cinema e gli spettacoli dal vivo. “Su questo versante – sottolinea Fedriga – il Governo può contare sulla massima collaborazione da parte delle Regioni: riteniamo infatti fondamentale che le istituzioni si muovano di pari passo con i cittadini, superando gradualmente la fase dei divieti e introducendo una nuova stagione di riaperture accompagnate da regole per evitare nuove impennate nella curva dei contagi”.
“Stiamo infine valutando anche altre linee guida – conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni – per le ulteriori attività produttive soprattutto in relazione alla revisione e al riscontro dei diversi scenari di rischio. Occorre poi verificare che alcune attività di servizio alla persona, – quali parrucchieri ed estetisti – attualmente chiuse nelle zone rosse possano, con l’attuazione di rigidi protocolli, riprendere il loro lavoro in sicurezza.”
Il testo delle linee guida sarà pubblicato sul sito www.regioni.it
Ristori alle aree di montagna
430 milioni di euro agli esercenti funiviari, 40 milioni in favore dei maestri di sci iscritti negli appositi albi professionali e 230 milioni per le attività di vendita di beni e servizi, ripartiti sulla base delle presenze turistiche registrate nel triennio 2017-2019 nei Comuni montani appartenenti ai comprensori sciistici: queste le proposte approvate stamane dalla Conferenza delle Regioni per il riparto del fondo da 700 milioni previsto dal decreto Sostegni.
“L’obiettivo condiviso – commenta il presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga – è di rispondere celermente alle richieste degli operatori e alle attività colpite dagli effetti economici derivanti dall’epidemia da Covid-19.”
Fedriga anticipa inoltre di voler portare all’attenzione del Governo alcune criticità, quali l’esclusione dal Decreto di alcuni Comuni montani e la difficoltà ad assicurare un’omogenea ripartizione delle risorse alle Regioni e alle Province autonome. La Conferenza sottolinea poi la necessità di porre in capo alle Regioni l’assegnazione delle risorse ai soggetti beneficiari, anche in ragione del fatto che numerosi Comuni non dispongono di strutture amministrative adeguate per assegnare le risorse alle imprese in tempi rapidi.
“Al Governo – conclude Fedriga – chiediamo infine che la dotazione finanziaria del Fondo sia incrementata di ulteriori 100 milioni di euro da destinare alle imprese.”
Ribadito il ruolo delle regioni nel Piano di ripresa
“Le risorse assegnate all’Italia dal Piano nazionale di ripresa e resilienza riusciranno a sprigionare il loro effetto moltiplicatore solo se saremo capaci di integrarle con le strategie di sviluppo dei territori e con le linee di investimento già in essere. Proprio nella prospettiva di potenziare il dialogo tra le istituzioni e mettere insieme tutte le forze del Paese, le Regioni chiedono quindi di poter ottenere una rappresentanza diretta nella cabina di regia che si occuperà dell’implementazione del Pnrr.”