I Carabinieri sgominano un’organizzazione di trafficanti di droga con base a Trieste
Trieste – I Carabinieri del Comando provinciale di Trieste, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno sgominato un’organizzazione criminale con fulcro nel capoluogo giuliano che gestiva un traffico di droga proveniente da tutto il territorio nazionale e anche da fuori Italia, per spacciarla in città.
Imponente il dispiegamento di militari, circa 50, che hanno effettuato dieci arresti e denunciato a piede libero altre 21 persone.
In particolare sono stati arrestati in flagranza di reato due soggetti, entrambi triestini. Uno dei due, già indagato, è stato arrestato per detenzione, presso la propria abitazione, di oltre 20 kg di sostanza stupefacente tra marijuana e hashish mentre l’altro, estraneo all’associazione, è stato sorpreso con 3 kg di marijuana appena acquistata da uno dei destinatari del provvedimento.
L’indagine ha preso le mosse da un controllo operato nel 2014 dalla polizia spagnola, nei pressi di Barcellona, nei confronti di tre pregiudicati triestini. I tre, fermati a bordo di un’autovettura, erano stati trovati in possesso di 26 mila euro in contanti, piccole quantità di hashish e 3 coltelli.
Il sodalizio di trafficanti, composto per la maggior parte da triestini, costituiva il principale canale di distribuzione di stupefacenti sulla piazza di Trieste. Aveva contatti e ramificazioni in tutto il Nord Italia e due principali e distinti canali di approvvigionamento, nel milanese e a Torino.
Al vertice c’era Fabrizio Sivelli, milanese, da anni residente a Trieste, coadiuvato da Andrea Biasizzo Alborghetti e da Franco Altin, già titolare dell’Osteria “La Farmacia dei Sani” di via Giulia, che si è rivelata una delle basi logistiche del gruppo.
I trafficanti di droga avevano la disponibilità di armi e di un’autovettura dedicata al trasporto dello stupefacente, opportunamente modificata attraverso la creazione di un doppio fondo ricavato nel bagagliaio posteriore.
In diverse operazioni sono stati sequestrati complessivi 30 chilogrammi di hashish e pasta di hashish (ad elevato contenuto di principio attivo), 5,5 chilogrammi di marijuana, a cui si aggiungono i 23 chilogrammi sequestrati nelle ultime ore e oltre 1 kg di cocaina.
Lo stupefacente sequestrato, una volta immesso sul mercato triestino, avrebbe fruttato circa 500mila euro. Il volume del traffico documentato in mesi d’indagine ha superato i 130 chilogrammi. Sono state inoltre recuperate e sequestrate due pistole semiautomatiche, una Zastava calibro 7.65 e una di fabbricazione belga calibro 6.35, oltre al relativo munizionamento, 25mila euro falsi e numerosi strumenti per il confezionamento delle dosi (bilancini di precisione e materiali vari).