La barca di Pordenone a vela verso Istanbul ripercorrendo un viaggio del XVI secolo
Pordenone – Immaginate una splendida barca a vela, che scende giù per l’Adriatico. Armata con una grande randa sulla quale campeggia, enorme, l’immagine ormai iconica del San Rocco dipinto da Giovanni Antonio De Sacchis, nel duomo di San Marco.
La barca della Città di Pordenone
Sul genoa, la vela di prua, spicca il gonfalone della città di Pordenone, sul gennaker quello della candidatura a capitale italiana della cultura.
La crociera verso Sud viene immortalata da migliaia di foto e video, che vengono condivise da una miriade di profili facebook ed instagram, ed è oggetto della curiosità dei giornali e delle televisioni di tutte le città toccate durante il viaggio.
La barca della Città di Pordenone dovrebbe partire da Venezia a fine agosto del prossimo anno alla volta di Istanbul (Covid permettendo), ripercorrendo il tragitto del celebre “Viaggio da Venezia a Costantinopoli”, il libro scritto da Giuseppe Rosaccio nel 1598, considerato un classico della letteratura di viaggio del XVI secolo.
Chi era Giuseppe Rosaccio
Giuseppe Rosaccio. Chi era costui? Un altro illustre pordenonese di cui ci si è dimenticati con troppa superficialità. Nato in riva al Noncello attorno al 1530, appartenente ad una importante famiglia cittadina (il padre, Biagio, era medico presso l’imperatore Massimiliano d’Asburgo), fu un intellettuale eclettico ed affascinante. Umanista e filosofo, cosmologo, cartografo, medico e grande viaggiatore. Visse tra Pordenone (allora parte prima del ducato dei D’Alviano e poi della Repubblica Serenissima) e le due capitali della cultura europea del Cinquecento, Venezia e Firenze. Il diario del suo viaggio a Costantinopoli, impreziosito da 72 mappe acquerellate, fu per almeno un secolo una sorta di “bibbia” per i “turisti” dell’epoca. E’ stato poi ristampato anche in edizione di pregio dalla Società geografica italiana nel 2008 con una prefazione curata da un concittadino, il compianto Francesco Boni De Nobili, da poco scomparso.
Il progetto del viaggio sulle rotte descritte dal libro di Rosaccio è stata intitolato “Pordenone, Venezia, Costantinopoli. Navigando nella Storia”. Nasce da un’idea di Piergiorgio Grizzo, giornalista specializzato in divulgazione storica e viaggi, con un duplice obbiettivo: quello di riscoprire un altro grande pordenonese appartenente a quel secolo d’oro, il Cinquecento, che vide all’opera anche Giovanni Antonio De Sacchis ed i suoi allievi, ma anche e soprattutto quello di dare il là alla candidatura di Pordenone a capitale italiana della cultura (per il 2023 o ’24), promuovendo la città in un modo originale ed efficace.
Le tappe della barca
La barca, guidata dallo skipper Loris Causin del Circolo Vela Nord Est, partendo da Venezia, toccherà le principali tappe descritte nel libro: l’Istria e la Dalmazia, le isole Tremiti e Curzola, Ragusa (l’odierna Dubrovnik), le bocche di Cattaro, Corfù, Zante, Lepanto, la Morea (ossia il Peloponneso attuale), Corinto, il Negroponte fino ai Dardanelli, al mare di Marmara e a Istanbul, meta finale. Nel ritorno, invece, dopo aver attraversato l’Egeo, con scalo a Creta, e lo Jonio, risalirà l’Adriatico tenendosi sulla sponda italiana e toccando città quali Otranto, Monopoli, Bari, Vieste, Pescara, Ancona.
Ma l’avventura, che sarà poi raccontata in un documentario, inizierà proprio da Pordenone e, alla maniera di Rosaccio e degli altri viaggiatori coevi, utilizzando imbarcazioni adatte alla navigazione fluviale, arriverà a Caorle e quindi a Venezia attraverso il Noncello, la Meduna e la Livenza.