Interporto Pordenone e Confindustria Alto Adriatico, sinergia per sviluppare la cultura logistica
Pordenone – Interporto di Pordenone e Confindustria Alto Adriatico guardano al futuro, e hanno avviato un’azione di sviluppo della cultura logistica e intermodale tra le aziende e gli imprenditori del territorio.
In sintesi questa è la missione del ciclo di meeting e webinar iniziati in questi giorni, per promuovere la propensione a utilizzare le moderne logiche dell’intermodale integrato al ciclo produttivo, nella gestione dei flussi delle materie prime, semilavorati e prodotti finiti. Una logica che prevede come elemento
essenziale il bilanciamento tra l’andata e il ritorno dei carichi. Processo che richiede necessariamente una logistica evoluta che gestisca magazzini di consolido e magazzini “polmone” in modo da garantire flussi costanti e bilanciati.
Confindustria Alto Adriatico e Interporto Pordenone, confermano il presidente Michelangelo Agrusti, il presidente Silvano Pascolo e l’amministratore delegato Giuseppe Bortolussi, sono fermamente convinti che il tessuto industriale del territorio pordenonese e delle province contermini, abbia nel proprio Dna quel patrimonio genetico tale da adattarsi alla perfezione alle modalità più evolute di produzione, logistica e trasporti.
Interporto Pordenone, già oggi con l’operatività del terminal intermodale, garantita da Hupac S.p.A. azienda italiana con sede a Busto Arsizio, facente parte del gruppo elvetico Hupac S.A, risponde alle necessità intermodali con treni che raggiungono i porti del Nord Europa (Duisburg, Rotterdam) e la
Gran Bretagna, con treni organizzati dall’operatore Codognotto, uno delle più importanti imprese di trasporti nazionali, con il vettore belga Lineas.
L’obiettivo a breve a quello di aprire nuove tracce verso Est e il Nord Europa, ma di grande interesse sono i collegamenti sul mercato interno, soprattutto quelli verso Sud. Interporto Pordenone continua a crescere per garantire al sistema Pordenone di crescere.