Fagagna (Ud) – Nell’incantevole sala del Castello di Villalta incontriamo Toni Capuozzo, pluripremiato giornalista e scrittore che presenta il suo nuovo lavoro: Lettere da un Paese chiuso.
L’evento si è svolto venerdì 2 ottobre alle 20.30 in una serata organizzata dall’associazione Les Vilanes.
Iniziato come un diario con alcuni post su Facebook durante le lunghe settimane di lockdown, il libro è una raccolta di lettere con le quali, giorno dopo giorno, Toni testimonia le fasi che hanno interessato la chiusura dell’Italia.
Attraverso pensieri e flashback di ricordi intensi e vividi, il giornalista racconta il nostro Paese chiuso e spaventato dalla pandemia e dipinge un’Italia che non viveva un periodo così denso di paura e lutto dai tempi della seconda Guerra mondiale.
Un Paese, il nostro, abituato alla libertà di ogni genere, che si è ritrovato improvvisamente e forzatamente chiuso, attanagliato da una pandemia senza precedenti che ha costretto tutti noi a fare una radiografia spietata della nostra vita (cit.), una sorta di bilancio personale.
Ferita tanto nelle perdite dei cari quanto nell’orgoglio, schernita, per chi se lo fosse dimenticato, dai paesi cosiddetti frugali, l’Italia è raccontata dal giornalista e scrittore con il suo consueto linguaggio familiare e pungente che non risparmia lodi al personale sanitario né tantomeno critiche agli organi di governo, entrambi trovatisi a gestire loro malgrado un’emergenza dallo scenario neanche lontanamente immaginabile per un Paese industrializzato come il nostro.
Mano a mano che la popolazione subisce la riduzione delle più basilari libertà di un Paese democratico, Capuozzo ci rapisce con i suoi racconti dalle tinte malinconiche ma allo stesso tempo sarcastiche e divertenti, ricordi di una vita e flash di momenti capaci di donare fiducia nel futuro nonostante le difficoltà del momento.
Non solo lettere ma immagini: l’opera edita da Signs Publishing è infatti arricchita da illustrazioni e da contenuti multimediali fruibili attraverso QR Code. Sia con smartphone che tablet, il libro diventa audiolibro, letto da Capuozzo stesso.
