Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il disegno di legge “Omnibus”
Trieste – Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha approvato a maggioranza il ddl 93 Omnibus, provvedimento multisettoriale in materia di finanze, patrimonio, demanio, funzione pubblica, autonomie locali, sicurezza, politiche dell’immigrazione, corregionali all’estero, lingue minoritarie, cultura, sport, infrastrutture, territorio, viabilità, risorse agroalimentari e forestali, lavoro, formazione, istruzione, famiglia, ambiente, energia, cooperazione allo sviluppo, partenariato internazionale e sanità.
Il documento, contraddistinto da un oltre cento articoli (erano 84 nel testo originariamente approvato dalla Giunta, 88 dopo il passaggio in I Commissione) suddivisi in 14 capi, ha avuto il via libera dell’Aula dopo oltre 30 ore di lavori suddivise in quattro giornate. Prima dell’ok, sono stati approvati 16 ordini del giorno su un totale di 26 presentati.
Favorevoli i consiglieri del Centrodestra. Contrari M5S, Enzo Marsilio del Pd e Furio Honsell di Open Sinistra Fvg. Astenuti gli altri consiglieri.
Tra i provvedimenti licenziati dall’Assemblea figurano l’adeguamento delle indennità per i sindaci, la proroga di un anno per le slot machine negli esercizi pubblici, ulteriori stanziamenti per la premialità del personale sanitario, l’allargamento del periodo in cui si potranno svolgere le elezioni nei Comuni, l’estensione anche ai bambini di 3 anni del sostegno per i centri estivi, il prolungamento delle concessioni comunali per la gestione di impianti sportivi e la soppressione dell’obbligo per i Comuni di aderire alla Centrale unica di committenza (Cuc).
“Abbiamo introdotto norme importanti che danno risposta a imprese e famiglie”, ha commentato Mauro Bordin (Lega) in sede di dichiarazioni di voto, evidenziando in particolare la questione Cuc “che è la risposta della politica a una procedura di affidamento che ha creato notevoli difficoltà in questi anni. Ma andiamo incontro pure al mondo dell’associazionismo e poniamo le basi per una riforma degli enti locali con la giusta sensibilità. Quanto alla normativa sul gioco d’azzardo, al di là di un necessario sostegno agli esercenti si è visto in Aula che c’è la volontà di approfondire in funzione di una corretta lotta alla ludopatia”.
Le ragioni del no
Dei sei voti contrari, Honsell ha insistito sul fatto che “non si può gestire una Regione navigando a vista. In questa Omnibus ci sono norme utili ma anche emendamenti pericolosi ed altri, come quello sullo stadio a Fontanafredda per il Pordenone, che avrebbero richiesto maggiore prudenza. Apprezzo però – ha concluso – la scelta sulle indennità per i sindaci dei piccoli Comuni”.
Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo, ha così argomentato il no del Gruppo al ddl 93: “Poste puntuali, norme a favore di Comuni ‘amici’, monetizzazione degli spazi verdi, ritorno alle auto di rappresentanza a benzina e diesel, eliminazione delle firme da raccogliere per le elezioni nei Comuni sotto i tremila abitanti, e come se non bastasse, la maggioranza è riuscita a inserire in extremis la proroga dello spegnimento delle slot machine nelle vicinanze dei luoghi sensibili, che da tre anni è fissato al 2 agosto 2020 e adesso potranno rimanere accese fino al 31 agosto 2021. Motivi sufficienti per votare contro questa legge”.
“Una legge di questo genere – ha affermato il consigliere nella sua dichiarazione di voto – dovrebbe essere di adeguamento a norme nazionali o comunitarie, ma in realtà di adeguamenti ne abbiamo visti ben pochi, assistendo invece all’inserimento di una serie di norme irricevibili, di cui non possiamo non tenere conto nell’esprimere il nostro voto negativo”.
Il PD si astiene
Diego Moretti (Pd), annunciando l’astensione del suo Gruppo (unica eccezione Marsilio) ha così commentato: “La Omnibus votata oggi è una legge di assoluta ordinarietà che, tra urgenze e manutenzioni necessarie, mette in evidenza tutte le mancanze della Maggioranza del Centrodestra”.
“Con questo ddl, su richiesta del Governo, la Giunta ha introdotto modifiche a leggi approvate solo alcuni mesi fa, come la riforma sanitaria, che evidenziano un’eccessiva fretta e le inevitabili sbavature nella stesura del testo. Oppure la legge urbanistica 6/2019 – aggiunge il rappresentante dem – che subisce, per l’ennesima volta, modifiche puntuali”.
Inoltre, ha sottolineato Moretti nelle dichiarazioni finali di voto, va sottolineata “una gestione insufficiente per quanto riguarda infrastrutture e viabilità. Emblematica la questione che riguarda le problematiche legate al personale assunto nel 2019 da Fvg Strade, ancora irrisolte e che per l’ennesima volta non si è voluto affrontare. Ingiusta e in grado di creare un pericoloso precedente, invece, la norma fatta per accontentare il Comune di Verzegnis”.
L’Aula affronta ora la discussione sul ddl 94 SostegnoImprese.