Il 19 giugno riapre l’aeroporto di Ronchi dei Legionari con alcuni voli. Positivo bilancio 2019
Ronchi dei Legionari (Go) – I primi voli commerciali dall’aeroporto di Trieste riprenderanno dal 19 giugno per le destinazioni Napoli e Catania, mentre a luglio partiranno nuovi collegamenti per Palermo, Lamezia Terme e Olbia con il vettore Volotea e ricominceranno i voli Ryanair per Londra Stansted, Valencia e Cagliari. Dal 1° luglio inoltre, come si evince dal sito di Alitalia, riprendono anche i voli per Roma e Milano
La notizia è stata resa nota a margine dell’assemblea dei soci. Ricordiamo che a luglio 2019 la 2i Aeroporti S.p.A. ha acquisito il 55% del capitale sociale di Aeroporto Friuli Venezia Giulia dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che continua a detenere la quota del 45%.
All’assemblea ha preso parte l’assessore regionale alle Finanze e partecipate Barbara Zilli: “Si tratta di un segnale importante per la ripartenza”, ha commentato l’assessore, rimarcando che “la Regione è orientata a mantenere il rapporto virtuoso e di investimento che finora ha garantito allo scalo regionale, nella convinzione che questo debba essere anche un momento foriero di possibilità per anticipare gli altri competitor”.
L’esercizio 2019 si è chiuso con un utile pari ad euro 2.359.286, in aumento rispetto all’esercizio 2018 e un traffico del +1,3 per cento, con un valore della produzione sostanzialmente uguale (15 mln) e con un margine operativo lordo superiore del 2% pari a 4,8 mln. L’analisi del costo del personale nel bilancio 2019 evidenzia la sostanziale stabilità del costo del lavoro, che registra un decremento dello 0,88%.
Il Piano quadriennale di investimenti 2016-2019 da 39 milioni di euro, di cui 25 autofinanziati, è stato pienamente realizzato nel 2019 con la ristrutturazione completa dell’aerostazione, delle infrastrutture di volo e della connessione con la linea ferroviaria.
Il polo intermodale è costato 19 milioni, di cui 14 milioni coperti con fondi pubblici. Zilli, ringraziando per l’attività che con grande professionalità è stata svolta dal consiglio di amministrazione e sottolineando come sia stato registrato un cambio di passo con l’entrata in Aeroporto spa del nuovo socio di maggioranza, ha espresso la necessità di un chiarimento sulle sorti dello scalo in relazione all’emergenza coronavirus.
“La strada virtuosa che abbiamo inaugurato l’anno scorso – ha osservato Zilli – ha subito un grande freno ed è evidente la preoccupazione per gli scenari che si riverbereranno sul bilancio 2020 a causa degli effetti della pandemia”.
Rispetto ai target prefigurati nel Piano industriale, l’amministratore delegato Marco Consalvo ha confermato che dei tre obiettivi previsti per il 2019 – incremento passeggeri, margine operativo lordo, investimenti – solo quello inerente i passeggeri sia leggermente inferiore alle previsioni, mentre i rimanenti risultano completamente in linea con le aspettative.
In merito alla ripartenza, il presidente di Trieste Airport Antonio Marano ha dichiarato che lo scalo la affronta “con atteggiamento positivo e non preoccupato, grazie al lavoro fatto in questi anni”.
“La struttura dal punto di vista organizzativo ha raggiunto – ha garantito Marano – elevati standard di gestione. Per la salvaguardia dell’occupazione gli ammortizzatori sociali messi in campo dal Governo e dalla Regione ci consentono di avere un cauto ottimismo per quanto riguarda lo scavallamento della flessione del traffico che, in particolare per questo anno, sarà particolarmente importante”.
Per Marano in questa fase sarà necessaria una forte alleanza con il territorio e la Regione, in particolare sul progetto di sviluppo dell’attività nel settore croceristico e sul progetto di Rfi per la velocizzazione della linea di collegamento con Venezia.
La riapertura dovrà essere accompagnata da un marketing territoriale mirato, in cui l’azione di PromoTurismo Fvg sarà fondamentale, ha aggiunto Marano.