La seduta telematica del Consiglio Regionale annullata per problemi tecnici: polemiche
La seduta del Consiglio regionale di mercoledì 29 aprile in modalità telematica è stata annullata a causa di problemi tecnici strutturali sulla rete informatica che, precedentemente, avevano costretto il presidente dell’Assemblea, Piero Mauro Zanin, a sospendere più volte i lavori appena iniziati.
La successiva riunione dei Capigruppo, sempre in videoconferenza, a cui ha preso parte anche l’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha stabilito di riconvocare l’Aula per martedì e mercoledì prossimi, 5 e 6 maggio, con presenza fisica nell’auditorium della Regione a Udine, riproponendo le condizioni di sicurezza già sperimentate in occasione della seduta d’Aula dello scorso 11 marzo, quando erano state approvate le prime misure urgenti per fare fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19.
“Da lunedì ritornano al lavoro molti italiani – commenta Zanin – ed è giunto il momento anche per il Consiglio regionale di riunirsi nuovamente nelle sedi più adeguate, consentendo un confronto diretto e certo pur nel rispetto delle misure di distanziamento e protezione previste dalle normative in vigore”.
Ordini del giorno confermati, quindi, soprattutto per quanto riguarda gli esami del ddl 86 Misure tecnico-contabili urgenti per fare fronte all’emergenza Covid-19 e del ddl 83 Contributi per interventi manutenzione delle reti stradali comunali. Stesso discorso per le mozioni che caratterizzeranno la seconda delle due giornate d’Aula a Udine.
“Quanto successo oggi a livello tecnico – ha in ogni caso evidenziato il presidente del Cr Fvg – dovrà essere oggetto di una specifica relazione che ho già chiesto a Insiel. La piattaforma di videoconferenza e voto elettronico on line che abbiamo attivato in questo periodo – conclude Zanin – è uno strumento innovativo da implementare e non disperdere in quanto può e deve essere una garanzia, per il presente e per il futuro, di esercizio della democrazia a tutela dei cittadini anche in situazioni emergenziali”.
Disappunto e proteste dell’opposizione
Disappunto e proteste sono state manifestate dai consiglieri di opposizione. “Dover annullare la seduta del Consiglio regionale per problemi con la rete informatica, in un momento come questo, è sicuramente una brutta figura: molti eventi si svolgono in videoconferenza, è ormai la normalità e l’istituzione regionale deve poter contare su strumenti che funzionano. I problemi accadono e Insiel chiarirà, ma in momenti come questi la Regione deve dimostrarsi pienamente operativa anche nei suoi organi legislativi. Il gruppo del Pd ha proposto che il prossimo Consiglio regionale si riunisca ‘in presenza’ nel grande auditorium della sede di Udine”. Così il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli.
Per i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, “invece di pensare alle difese d’ufficio del proprio presidente, nostalgico delle politiche di austerity volute da Draghi nel 2011, il capogruppo della Lega, insieme a Giunta e maggioranza, si preoccupi dei disastri della rete Insiel”.
“Bordin piuttosto spieghi come sia possibile non avere svolto alcuna seduta d’aula nel mese di aprile e una sola commissione sanità in sei mesi, nonostante un’emergenza che imporrebbe invece tempi più celeri nell’approvazione dei provvedimenti e nella risoluzione dei problemi. Tanto che molti consiglieri hanno dovuto presentare interrogazioni per ottenere i dati che l’assessore Riccardi avrebbe dovuto fornire l’8 aprile” proseguono gli esponenti M5S.
“Siamo in un periodo storico in cui l’accesso alla rete è una necessità imprescindibile – conclude la nota del Gruppo consiliare –. Le istituzioni dovrebbero essere un modello da seguire e non esporre l’intera Regione a brutte figure come quella a cui abbiamo assistito oggi”.
Così il consigliere regionale di Open-Sinistra FVG, Furio Honsell: “Pessima esibizione del Consiglio regionale, oggi: si è reputato non affidabile il sistema e sono state rinviate di una settimana le due sedute previste, che dunque si svolgeranno in presenza a Udine il 5 e 6 maggio prossimi”.
“Perciò non si sono potuti discutere i disegni di legge all’ordine del giorno, ma neppure le interrogazioni a risposta immediata, come quella importante che il sottoscritto aveva proposto sulla gestione dell’emergenza epidemiologica nelle carceri del Friuli Venezia Giulia e nei Centri di permanenza per il rimpatrio dei migranti, e tantomeno le mozioni. Però – fa presente Honsell – interrogazioni e mozioni sono le uniche che permettono di far sentire la voce dell’Opposizione sui temi che ritiene importanti”.
“È molto grave che non si sia potuta svolgere regolarmente l’attività istituzionale, né che si sia avuta la garanzia di poterlo fare regolarmente domani, giovedì 30 aprile, da me richiesto nella riunione dei capigruppo. Non è la prima volta che il sistema non funziona, già durante alcune Commissioni si erano verificate difficoltà di gestione. L’odierna gestione telematica è certamente imbarazzante – sottolinea l’esponente di Open Sinistra FVG – e indica che chi doveva fare le scelte politiche per assicurare un’adeguata e moderna informatizzazione e digitalizzazione della Regione, ovvero chi ha la delega ai sistemi informatici, sia stato piuttosto distratto”.
“Tutto ciò è preoccupante, anche perché l’avvio della Fase 2 necessiterà di un forte sostegno informatico per garantire la diagnosi e il monitoraggio dell’epidemia. Se ci si presenta a tale Fase in modo così incerto anche in aspetti elementari – chiosa Honsell -, temo che non si potrà agire di anticipo nella gestione dell’epidemia e non si finirà mai dalla gestione emergenziale”.
La replica dell’assessore
Durante la seduta odierna in videoconferenza del Consiglio regionale si sono verificati alcuni malfunzionamenti che ne hanno impedito il corretto svolgimento.
In particolare il server Proxy adibito alla gestione degli accessi in rete della sede di piazza Oberdan a Trieste ha manifestato dei problemi che hanno finito per inficiare la qualità dei collegamenti.
“Il disservizio ha riguardato i consiglieri che si sono collegati fisicamente dagli uffici di piazza Oberdan mentre non ha coinvolto chi si era connesso da luoghi diversi – spiega l’assessore ai Sistemi informativi Sebastiano Callari -. Al manifestarsi del primo malfunzionamento il server è stato prontamente riavviato ma successivamente ha presentato nuovamente le stesse criticità e così si è deciso di riprogrammare la seduta per il prossimo 5 maggio”.
“Il sistema di gestione telematica delle videoconferenze è utilizzato in forma massiva dall’inizio del periodo emergenziale da Coronavirus e nell’ultimo mese – aggiunge l’assessore – ha supportato egregiamente sia la precedente seduta dello stesso Consiglio che una trentina di commissioni e riunioni di Giunta”.
“Insiel ha già identificato e attivato una procedura per evitare in futuro il verificarsi del problema. È bene ricordare però – sottolinea Callari – che proprio grazie alle competenze di Insiel la nostra Regione è stata, il mese scorso, la prima in Italia a realizzare una seduta del Consiglio regionale in modalità telematica”.
“Certamente esistono delle criticità nella nostra società informatica derivate soprattutto dalle vecchie gestioni che in passato hanno investito poco e male su quei sistemi informativi che, ad ogni modo, oggi risultano notevolmente migliorati”.
“Chi oggi ha criticato pesantemente l’operato di Insiel dovrebbe partecipare a qualche videoconferenza con Palazzo Chigi o con il Ministero dell’Innovazione per rendersi conto direttamente – puntualizza con forza l’assessore – quale sia il livello della connessione digitale in questo Paese”.
“Da due anni stiamo aspettando che la banda ultralarga diventi una realtà in tutta Italia, Friuli Venezia Giulia compreso. Su questo – afferma in conclusione Callari – il Governo continua a latitare, mentre noi restiamo in attesa della partenza dei cantieri”.