Anomalie climatiche, agricoltori in ginocchio per le gelate: allarme Coldiretti
FVG – L’improvviso abbassamento delle temperature di molti gradi sotto lo zero, come non succedeva da molti anni, ha provocato gelate estese nei campi coltivati con effetti devastanti su vigneti, frutteti e ortaggi.
L’allarme viene dalla Coldiretti, che ha effettuato un monitoraggio presso i propri associati.
Durante le ultime notti, il clima con cielo sereno, grado di umidità inferiore al 30-40% e debole ventilazione ha creato le condizioni per le gelate da irraggiamento, causate dalla perdita di calore del terreno, in quanto l’aria calda, più leggera, sale agli strati superiori lasciando al suolo masse di aria più fredda.
Il gelo è stato tanto più disastroso dopo che il clima primaverile aveva risvegliato le piante, rendendole più vulnerabili.
Secondo l’indagine Coldiretti, nel Triveneto i viticoltori stimano un 70-80% di perdita del raccolto di Merlot, Cabernet, con danni ingenti alle viti di Pinot grigio e bianco, Prosecco e Chardonnay e prevedibili cali di produzione di Glera, Moscato giallo e Raboso.
Nel Goriziano, alcuni viticoltori hanno fatto ricorso all’accensione di candelotti tra i filari per far alzare le temperature: un metodo sperimentato lo scorso anno in Francia e Svizzera, in una situazione analoga. Le suggestive foto di un’azienda agricola del Collio postate su Facebook hanno fatto il giro del web.
La Val d’Aosta è stata una delle regioni più penalizzate: il gelo ha decimato le vigne più alte d’Italia nella zona del vino Blanc de Morgex e de La Salle. In Lombardia, ci sono danni ai vigneti della Valtellina e a quelli di Grumello, Franconia e Marzemino. In Piemonte, problemi a grandi vini come il Gattinara e il Ghemme.
Colpiti anche i frutteti di pere mantovane, di mele annurche campane, albicocche pavesi, ciliegie di Vignola (Mo) e le acacie in Piemonte.
In ginocchio sono anche le coltivazioni orticole all’aperto in molte regioni in quanto erano già stati tolti i tessuti da serra.
Ne hanno risentito pesantemente insalate, fagioli, fagiolini, pomodori, zucchine ed anche le patate.
Preoccupazioni si registrano anche per gli olivi che vedrebbero la futura produzione di olio compromessa dal persistere di condizioni di freddo intenso in Campania.
Per Coldiretti, si tratta di una evidente anomalia che conferma i cambiamenti climatici in atto. In Italia questi si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi, con rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine.
Pesanti gli effetti sull’agricoltura italiana, che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.
L’associazione degli agricoltori sottolinea la necessità di lavorare anche sul versante delle assicurazioni, con formule capaci di salvaguardare il reddito delle aziende agricole.