Protocollo di Intesa tra l’Unione degli Istriani e la Comunità Italiana del Montenegro
Trieste – È stato firmato lunedì 14 ottobre a Trieste il Protocollo di Intesa tra l’Unione degli Istriani e la Comunità Italiana del Montenegro.
La sottoscrizione del documento, predisposto in lingua italiana e montenegrina, sancirà l’avvio di una collaborazione nell’ambito delle iniziative culturali, storico-politiche e linguistiche e di scambi di esperienze finalizzati alla conoscenza reciproca ed alla promozione di studi, ricerche, convegni e di attività didattiche legate alla comune e lunga tradizione veneziana dell’Adriatico orientale.
Il protocollo è stato sottoscritto dal presidente della Comunità italiana del Montenegro, Aleksandar Dender, che ha sottolineato “la crescente domanda di cultura italiana che si registra nelle nostre terre” e ha ricordato le collaborazioni già in atto con le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, tra cui progetti economici, i corsi di lingua e i restauri delle mura di Cattaro. Dender ha espresso “orgoglio per la raccolta di 32mila euro da parte della comunità per i terremotati in Abruzzo”. Per l’Unione degli Istriani ha firmato il presidente Massimiliano Lacota.
Le due organizzazioni, si legge nel documento, considerano “importante costruire relazioni con le realtà associative, con gli Enti privati e pubblici, nonché con le città e le regioni dell’Adriatico orientale, le quali per caratteristiche culturali e storico-politiche presentano elementi di affinità. Tali relazioni, oltre ad avere un alto valore identitario di carattere simbolico, culturale e storico, possono contribuire a facilitare e sviluppare la conoscenza reciproca”.
Alla cerimonia della firma hanno presenziato la senatrice Tatjana Rojc, il presidente del Consiglio comunale di Trieste Francesco Panteca, il consigliere regionale Danilo Slokar, il direttore dell’università popolare Fabrizio Somma.
In particolare la senatrice Rojc ha sottolineato “l’importanza della cultura come ponte universale”, rilevando che “le ideologie, la storia e le vicende umane possono dividere ma i valori universali della cultura restano un elemento di condivisione che non può essere spezzato, perché parla dell’essere umano non del singolo individuo. La comunità del Montenegro è una laboriosa testimonianza della cultura latino-veneta ‘sull’altra sponda’, preziosa perché situata in un paese ancora fuori dalle prospettive europee. La collaborazione con l’Unione testimonia che il rapporto tra esuli e rimasti si sviluppa e prende strade un tempo impervie”.
Ospite particolare della serata Ettore Beggiato, il padre della Legge 15/94 della Regione Veneto, varata per tutelare il patrimonio culturale di origine veneta di Istria e Dalmazia.
Nella foto: da sinistra il presidente della Comunità italiana in Montenegro, Aleksandar Dender, e il presidente dell’Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota.