Affidabilità: valutazione di Fitch ad “A -” per il FVG, buon pagatore nonostante previsioni negative
Trieste – L’agenzia di rating Fitch lo scorso 30 agosto ha pubblicato il “rating” della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia assegnandole un “A -”, in discesa dal 2016 (data dell’ultima valutazione) con uno scenario valutato come “negativo” ed uno Short-Term Foreign Currency IDR pari a F1.
Il rating è una valutazione espressa in lettere dell’alfabeto che va dal massimo AAA al minimo D, basata su vari parametri. Descrive in sintesi l’affidabilità di un soggetto, cioè la sua capacità di ripagare un debito in un determinato periodo di tempo. Si tratta di una sorta di voto che le agenzie danno ad un determinato ente, che può essere pubblico o privato.
Lo Short-Term Foreign Currency IDR è il rating a breve termine di Fitch, che indica il potenziale livello di default entro un periodo di 12 mesi. Il livello F1 del FVG è il miglior grado di qualità dopo F1+, che indica una forte capacità del debitore di far fronte al proprio impegno finanziario a breve termine.
Secondo quanto scrive Fitch, i rating del FVG riflettono la sua speciale autonomia, che consente alla regione di essere classificata al di sopra del livello italiano (BBB/Negativo). Le valutazioni riflettono il profilo della regione, che combina il basso debito del FVG e la sua solida liquidità con un profilo di rischio medio.
Quest’ultima valutazione – spiega Fitch – riflette un rischio modesto che le risorse operative della Regione si riducano o che aumenterà il suo fabbisogno di debito. La prospettiva negativa rispecchia quella dell’Italia nel suo complesso.
Fitch prevede che i ricavi operativi del FVG a medio termine potrebbero aumentare in media dell’1,4%, ma potenzialmente anche essere in calo – attorno ad uno 0,6% – in uno scenario di economia stagnante.
“La resilienza delle entrate del FVG – scrive ancora Fitch – è sostenuta da un ambiente socioeconomico favorevole, con un PIL pro capite a 30.900 EUR (media UE a 30.000 EUR), un basso tasso di disoccupazione, al 6% rispetto all’11% dell’Italia ed una struttura economica diversificata che include produttori orientati all’esportazione e servizi finanziari ad alto valore aggiunto”.
Il governatore Fedriga, in una nota pubblicata dalla Regione, ha espresso la sua soddisfazione nonostante l’orizzonte negativo e si è preso il merito del caso: “Il giudizio dell’agenzia Fitch conferma la stabilità economica del Friuli Venezia Giulia e attribuisce un importante riconoscimento delle competenze e del senso di responsabilità con cui è amministrata la nostra Regione. Un’attestazione, da parte di una realtà accreditata ai più alti livelli in tutto il mondo, che ribadisce il buon operato della Giunta anche sotto il profilo finanziario e che, in un momento politico complesso, rappresenta un segnale importante per i cittadini e le imprese della nostra regione”.
Il peso delle agenzie di rating
Fitch Ratings è stata fondata da John Knowls Fitch nel 1913, quando era solito pubblicare delle analisi statistiche nel suo “The Fitch Stock and Bond Manual”.
Nel 1924 la Fitch Publishing Company introdusse per prima la scala di valutazione da AAA a D, che è ancora oggi in uso. Oggi, Fitch Ratings fornisce servizi dalle due sedi di New York e Londra, oltre che dai suoi uffici sparsi per il mondo.
Ci si chiede spesso quale sia il peso delle agenzie di rating sull’economia di un ente o di un’impresa.
In effetti dal giudizio delle agenzie di rating dipendono le condizioni di accesso al credito da parte degli enti che vengono valutati. È per questo che sono le stesse società, o enti, o Stati a fare esplicita richiesta di valutazione alle agenzie sul mercato.
Il rating determina l’andamento del mercato dei titoli: qualsiasi investitore, prima di affidare i suoi soldi ad un ente, ha bisogno di un quadro preciso delle condizioni di stabilità economica, finanziaria e patrimoniale dell’ente del quale sta comprando i titoli, per non rischiare di perdere il suo capitale.