Confronto in Regione fra la Giunta e gli Ordini dei Medici su Pronto Soccorso e liste d’attesa
Trieste – Sovraffollamento del Pronto Soccorso, tempi delle liste d’attesa, continuità delle cure e presa in carico: questi i principali temi discussi in Regione fra il vicepresidente della Giunta con delega alla Salute Riccardo Riccardi ed i presidenti degli Ordini dei Medici del Friuli Venezia Giulia – Maurizio Rocco per Udine, Dino Trento per Trieste, Guido Lucchini per Pordenone e Roberta Chersevani per Gorizia.
La seconda area di confronto è stata quella della formazione e del rapporto con le Università, mentre la terza è quella degli obblighi di legge che riguarda i servizi di cui la sanità regionale deve dotarsi, o si è già dotata, come il fascicolo sanitario elettronico e l’innovazione informatica e tecnologica.
“C’è stata piena intesa con i presidenti degli Ordini dei Medici sull’impostazione delle linee di lavoro da adottare per la pianificazione in corso: un quadro strategico ma soprattutto temi puntuali la cui soluzione possa incidere sul sistema portando l’evidenza del miglioramento – ha affermato Riccardi al termine dell’incontro. – Accanto a questo c’è stata piena concordanza sul fatto che la corretta informazione e una giusta educazione del cittadino all’utilizzo dei servizi sanitari possano anch’esse contribuire al miglioramento della percezione della reale qualità del sistema”.
I rappresentanti dei medici invieranno nei prossimi giorni a Riccardi un documento nel quale sono già stati individuati alcuni punti a loro avviso dirimenti rispetto al miglioramento del sistema, rappresentando un primo elemento di confronto sulla pianificazione futura.
“La legge 17 soffre di un limite di perimetro sul quale bisogna cercare d intervenire – ha evidenziato il vicegovernatore – e per ridare completezza al sistema ci sono due percorsi: scegliere il manuale di istruzioni nel quale scrivere tutto ma rischiare di non arrivare al compimento oppure individuare delle aree che, se interessate nel modo giusto, possono dare vita a un mutamento effettivo, percepito dagli operatori e dalla cittadinanza”.
Dall’incontro di oggi è emersa una comune convergenza verso questa soluzione, con una partecipazione diretta delle parti nell’individuazione dei temi e nella proposta delle soluzioni.