Trieste – Lo scrittore e saggista di lingua slovena Boris Pahor compie il 26 agosto 106 anni. È nato a Trieste sotto l’impero asburgico, regnante Francesco Giuseppe, ed ha vissuto in prima persona le vicende più drammatiche del confine orientale.
Per celebrare il compleanno di Boris Pahor, il Comitato Pace Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci e l’Ente Italiano per la conoscenza della lingua e della cultura Slovena hanno organizzato per il 26 agosto alle 18:30 in piazza Oberdan un brindisi di auguri con alcune letture del libro «Piazza Oberdan».
Al suo attivo Pahor ha numerosi premi ed onorificenze, tra cui la Legion d’Onore della Repubblica francese ed i premi San Giusto d’Oro, Viareggio e Prešeren.
Così la senatrice Tatjana Rojc, che il 26 agosto è a Lubiana alla libreria “Konzorcij” per le celebrazioni slovene dei 106 anni dello scrittore triestino: “Onoriamo come una gemma solitaria questo nostro ultimo testimone e cantore dei drammi del Novecento e del dolore della nostra terra. Nella schiera della generazione dei ‘giovani senza gioventù, ha visto e vissuto davvero tutto”.
“Dalla Grande Guerra all’oppressione fascista alla deportazione nazista, Pahor fu contro tutte le dittature, anche quella comunista. La sua scintilla vitale continua ad ammonirci del pericolo che il ‘male’ ritorni e reclami le sue vittime”.
Rojc, che ha curato l’edizione italiana di alcune opere di Pahor ed è autrice della monografia “Così ho vissuto” a lui dedicata, ricorda ancora: “ho imparato da lui cosa sia il male assoluto, e che l’amore assoluto è l’unica forza che potrà salvarci. Ammiro la sua fede incrollabile nell’Uomo e la sua speranza in un’Europa che sia davvero patria condivisa. Fratello dei diseredati del mondo, Pahor ogni giorno s’inchina alla meraviglia dell’esistenza”.
