Economia e crisi industriali: Francesco Vanin del Ministero del Lavoro ottimista su Electrolux
Roma – La recessione economica iniziata nel 2008 ha lasciato sul terreno in Italia oltre centomila imprese; nonostante il peggio sia ormai alle spalle, restano aperti al Ministero dello Sviluppo Economico oltre 150 tavoli di crisi.
In Friuli Venezia Giulia le industrie ancora in forte affanno sono una decina; maggiore invece il numero di imprese del nostro territorio che hanno tuttora in corso collaborazioni aziendali con industrie in difficoltà fuori regione.
Al Ministero del Lavoro, dicastero di cui è titolare – unitamente a quello dello Sviluppo Economico – il vicepremier Luigi Di Maio, uno degli esperti che sta seguendo i tavoli di crisi è Francesco Vanin, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle del Friuli Venezia Giulia, chiamato a ricoprire questo ruolo dallo stesso Di Maio, di cui è stretto collaboratore.
Lo abbiamo raggiunto al Ministero dello Sviluppo Economico all’indomani del tavolo avviato con la Electrolux, industria svedese dell’elettrodomestico con sedi a Forlì, Solaro, Susegana e Porcia, che ha tuttora in atto piani di ristrutturazione.
“La sede di Porcia dell’Electrolux non desta preoccupazioni, diversamente da quella di Solaro – afferma Vanin. – Anzi, l’azienda sta investendo molto nel settore Professional. Anche se ho avuto l’impressione di un’impresa seria, siamo in attesa di un piano industriale strutturato per confermare l’andamento rispetto al futuro. Non ci aspettiamo comunque grossi stravolgimenti”.
“Rispetto alle imprese che delocalizzano – aggiunge l’esperto – applichiamo il principio generale che devono pagare pegno. E prevedere vantaggi per chi invece riporta delle produzioni in Italia. Lo abbiamo proposto a Whirlpool e non ci ha detto di no”.
E per quanto riguarda gli esuberi di personale? “La Electrolux di Porcia ha operato per lo più spostamenti di addetti verso il settore Professional. Lo stabilimento peraltro produce lavatrici, un elettrodomestico irrinunciabile; quindi con prospettive migliori rispetto al comparto lavastoviglie. Inoltre esiste un accordo con la Roncadin, che aveva aperto una corsia preferenziale per assorbire 80 lavoratori Electrolux nel corso del 2018. Tuttavia, i lavoratori non hanno aderito, sia perché l’azienda ha caratteristiche diverse sia perché le tutele sono reputate inferiori”.
“La nostra Regione – aggiunge – ha del resto grosse potenzialità produttive. Penso ad esempio al Porto di Trieste, che sta conoscendo una stagione di forte rilancio con l’apertura della ‘Nuova Via della Seta’”
Passando al problema della Cassa integrazione straordinaria in scadenza, dovuto al Jobs Act, che in Friuli Venezia Giulia, secondo fonti sindacali, riguarda circa 1200 lavoratori, Francesco Vanin afferma che “sicuramente ci sarà una proroga di queste tutele”. Tuttavia “ci vorrà del tempo per fronteggiare problematiche complesse; non bastano due tavoli per risolvere una crisi”.
Più in generale, riguardo alle perplessità che nel Nord Est produttivo sta suscitando il reddito di cittadinanza, secondo Vanin “c’è diffidenza solo perché non si conoscono i dettagli. Si prevede una collaborazione con i centri per l’impiego: se il percettore rifiuta tre proposte di lavoro, non avrà più diritto al beneficio”.
Anche sulle preoccupazioni riguardo alla legge finanziaria, l’allineamento con il pensiero di Di Maio è totale: “Quando si mette in cantiere una manovra di questo tipo, ci si aspetta una reazione da parte dei mercati, ma infine capiranno che è un decreto che rilancia l’Italia”.
Le elezioni europee si avvicinano e la Lega sta col fiato sul collo al M5S. Cosa ne pensa? “Per quanto mi riguarda, con gli esponenti della Lega esiste un’ottima sintonia a livello di collaborazione personale”.