400 rintocchi del campanone del castello di Gemona per ricordare il 41° anniversario del terremoto
Gemona del Friuli – Ha suonato 400 rintocchi, uno per ciascuno di coloro che persero la vita sotto le macerie, il campanone della torre del Castello di Gemona: così si è conclusa la cerimonia principale di commemorazione del 41° anniversario del terremoto che il 6 maggio 1976 colpì il Friuli Venezia Giulia.
Un evento che ha visto in primo piano la solidarietà: “lo sforzo straordinario di questi giorni è rafforzare la nostra solidarietà a favore delle popolazioni del Centro Italia che come noi quarant’anni fa vivono i momenti difficili della ricostruzione, restituendo un po’ della generosità che dall’Italia e dal mondo abbiamo ricevuto noi” ha detto l’assessore regionale alle Autonomie e alla Protezione civile, Paolo Panontin, che ha partecipato alla cerimonia.
Lunedì Panontin poserà la prima pietra della nuova scuola di Sarnano, nelle Marche. “Continuiamo a stare nei tempi che ci siamo prefissi e se proseguiremo, viste le abituali tempistiche dell’edilizia pubblica in Italia, faremo un piccolo miracolo”, ha detto.
Focus anche sulle azioni svolte dalle amministrazioni per la prevenzione in Friuli Venezia Giulia: “Con i fondi che la Regione mette a disposizione direttamente e quelli dello Stato – ha spiegato Panontin – prosegue la programmazione a medio e lungo termine per completare l’adeguamento antisismico degli edifici pubblici, in primis quelli scolastici, del Friuli Venezia Giulia. Un impegno che continueremo per raggiungere al più presto la messa in sicurezza completa di tutte le strutture”.
“Restiamo costantemente impegnati anche sul fronte della tutela della sicurezza dei cittadini, attraverso il lavoro della Protezione civile e dei volontari, che proprio in questi giorni si sono attivati per contrastare anche gli effetti del maltempo in tante zone della regione, ma anche con la formazione grazie all’attività della Serm Academy di Portis di Venzone”, ha concluso l’assessore.
Alla cerimonia erano presenti il prefetto di Udine Vittorio Zappalorto, il questore Claudio Cracovia, il comandante della Brigata Alpina Julia Paolo Fabbri, il comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia Vincenzo Procacci e il comandante regionale dei Vigili del Fuoco Loris Munaro, il sindaco di Gemona Paolo Urbani e il giovane sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi della cittadina pedemontana, Luca Pellegrini.
Alla cerimonia, a cui è intervenuto l’arciprete di Gemona Valentino Costante, c’erano inoltre i labari delle sezioni dell’Associazione nazionale Alpini, tra cui quella di Brisbane in Australia, e numerosi amministratori locali: tra gli altri, il sindaco di Montenars Claudio Sandruvi, il presidente dell’Associazione sindaci del terremoto Franceschino Barazzutti e l’assessore del Comune di Fossa, in provincia di L’Aquila, Giovanna Colagrande, uno dei tre paesi – assieme a Foligno e Quistello – gemellati con la cittadina pedemontana.