25 aprile: 77/o della Liberazione, cerimonia in Risiera
TRIESTE – Commemorazione alla Risiera di San Sabba in occasione del 77/o anniversario della Liberazione.
Accanto alle autorità locali con i rispettivi gonfaloni, partecipa il picchetto del Reggimento Lancieri di Novara Quinto e con i rappresentanti e i labari di vari gruppi, Enti e delle Associazioni dei Volontari della Libertà, dei Caduti, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dei Sindacati e del Comitato Internazionale del Lager Nazista della Risiera di San Sabba.
Presente anche la bandiera della Brigata Ebraica che, nella VIII Armata dell’Esercito Britannico, contribuì alla liberazione.
Deposizione di una corona d’alloro congiunta di Regione Fvg, Prefetto e Commissario di Governo Annunziato Vardè e Comune di Trieste e di un’altra corona congiunta dei Comuni di Duino Aurisina, Monrupino, Muggia, Sgonico e San Dorligo della Valle/Dolina. Altre corone e omaggi floreali da gruppi e associazioni.
Come ogni anno intervengono i sindaci di Trieste e di Duino Aurisina e Lucrezia Flora a nome delle Associazioni dei Partigiani e dei Deportati e di Emanuela Fregonese per i Sindacati. Poi seguono i riti religiosi: cattolico, officiato dall’arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi; ebraico, a cura del rabbino capo della Comunità ebraica Paul Alexandre Meloni; greco-ortodosso, dall’archimandrita Grigorios Miliaris; serbo-ortodosso, da padre Raško Radović. Il rito evangelico non è officiato per impegni liturgici dei ministri del culto. Al termine si esegue un concerto del coro partigiano triestino.
Dopo la cerimonia, alle ore 12.15, una delegazione del Comune dalla Risiera va a deporre corone d’alloro sui luoghi simbolo della memoria dei Caduti della Resistenza: il monumento ai Caduti in via dell’Istria, al cippo della Resistenza nel Parco della Rimembranza, alla lapide ai Caduti antinazisti del ’44 in via Massimo D’Azeglio, al cippo che commemora 71 fucilati condannati dal tribunale speciale al Poligono di Villa Opicina e in via Ghega ai 51 martiri del ’44. La corona alla lapide per i Caduti italiani e sloveni di San Giovanni nella lotta di Liberazione, in strada di Guardiella 25, non sarà deposta perché l’edificio è ristrutturazione.
Foto Ansa.