153 esuberi alla Electrolux, azienda e sindacati raggiungono un’intesa per la gestione della crisi
Pordenone – Azienda e rappresentanti dei lavoratori hanno raggiunto un’intesa per gestire i 153 esuberi annunciati dalla Electrolux nel settore impiegatizio.
L’accordo, sottoscritto da Fim Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Fiom – quest’ultima dopo assemblee sindacali molto partecipate -, si basa sul criterio della “non opposizione” al licenziamento, scongiurando il rischio di licenziamenti unilaterali.
Gli incentivi per l’uscita volontaria
Gli incentivi per l’uscita volontaria sono stati così determinati:
- 3.000 euro per chi ha già i requisiti per la pensione
- 12.000 euro per chi li raggiunge entro 12 mesi
- 25.000 euro per chi li raggiunge entro 24 mesi
- 72.000 euro per chi non può agganciare la pensione con Naspi e ha più di 8 anni di anzianità aziendale
Previsto anche un percorso di outplacement per aiutare i lavoratori a trovare nuove opportunità.
Electrolux riconferma il piano di investimenti per l’Italia e si impegna a monitorare la situazione bimestralmente con i delegati dei lavoratori, ricorrere alla riqualificazione professionale e al part time per ridurre gli esuberi e a confermare i programmi d’investimento frutto di accordi sindacali.
A maggio si terrà un nuovo incontro per valutare il proseguo del contratto di solidarietà negli stabilimenti di Porcia e Forlì e discutere un possibile accordo di uscite volontarie per il personale di produzione
Le premesse non sono rosee: il comparto dell’elettrodomestico non prevede una crescita dei volumi di vendita.