Otto bambini giunti da Gaza grazie ad una Ong ricoverati al Burlo Garofolo di Trieste

Trieste – Otto bambini provenienti da Gaza sono ricoverati da alcuni giorni presso l’Irccs Burlo Garofolo di Trieste, giunti in Italia con 13 adulti tra genitori e parenti grazie all’impegno della Organizzazione non governativa inglese Save a Child ed alla fondazione Gaza Kinder Relief .

La Ong Save a Child sta organizzando evacuazioni sanitarie per un massimo di 100 bambini malati e feriti provenienti dalla regione dilaniata dalla guerra.

Il primo gruppo di bambini è stato accolto per cure specialistiche in Italia. Seguiranno voli per la Germania, dove 15 ospedali sono in attesa di curare i bambini feriti o ustionati.

In collaborazione con Gaza Kinder Relief, Save a Child è riuscita a far trasferire i bambini oltre il confine con l’Egitto ed a farli giungere in Italia con aerei privati finanziati da Direct Relief e Project Pure Hope.

I bambini ricoverati al Burlo hanno subito amputazioni degli arti, altri necessitano del trapianto di midollo spinale, altri ancora soffrono di patologie oncologiche non curabili a Gaza.

Sul canale Instagram di Gaza Kinder Relief è stata pubblicata la storia di Ahmad, un bimbo di quattro anni che ha perso la famiglia a causa dei bombardamenti israeliani su Gaza. Ad Ahmad sono stati amputati gli arti inferiori dopo che è stato ferito nel corso di un altro bombardamento.

La storia di Ahmad

La casa della famiglia di Ahmad è stata una delle prime a essere colpita nelle prime ore dell’8 ottobre, durante il primo attacco di Israele contro Gaza dopo l’attacco di Hamas a Israele.

La madre, il padre, il fratello, i nonni di Ahmad ed altri componenti della famiglia, in tutto 17 persone, periscono sotto le macerie. Ahmad e suo fratello sono gli unici rimasti in vita.

Il 10 ottobre Beit Hanoun, l’unico posto che Ahmad ha sempre chiamato casa, è irriconoscibile.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) lanciano volantini dal cielo, avvertendo coloro che sono rimasti di spostarsi in aree più sicure.

Nuseirat, una piccola città a 16 chilometri a sud, è una delle aree elencate. Così, ora affidato a due zii, Ibrahim e Salah, il bambino viene portato lì.

Una volta arrivati a Nuseirat, i tre si rifugiano in una scuola gestita dalle Nazioni Unite che è diventata la casa di centinaia di sfollati di Gaza.

Quando piange di notte, è lo zio più giovane, Saleh, a confortarlo. I due diventano inseparabili.
Saleh ha 26 anni e si è appena fidanzato. Sarà lui a prendersi cura di Ahmad.

Il 13 novembre, Salah e Ahmad vanno al mercato per cercare di comprare del cibo. La bancarella viene colpita da un missile israeliano che uccide lo zio e dilania le gambe del bimbo.

All’ospedale Al Aqsa di Gaza, i chirurghi, stremati da cinque settimane di cure ai feriti, riescono a salvare la vita di Ahmad. Non hanno altra scelta che amputargli le gambe all’altezza della coscia prima di trasferirlo in un letto nel corridoio dell’ospedale.

È impossibile consolare il bambino che ha perso tutti i suoi cari e prova un dolore inimmaginabile. Ma lo zio Ibrahim ci prova, accarezzando i capelli del nipote mentre grida.

I medici non hanno molte speranze di salvarlo, l’unica possibilità è quella di portarlo fuori dalla striscia di Gaza. Ibrahim lascia la moglie e la figlia di un anno e mezzo per portare il nipote in Egitto, grazie agli sforzi di Gaza Kinder Relief.

In qualche modo, grazie all’amore e alle cure dello zio e dei medici e infermieri che si occupano delle sue ferite, Ahmad ricomincia a sorridere. Corre per i corridoi dell’ospedale del Cairo, usando un joystick per guidare la sua nuova sedia a rotelle elettrica.

Ahmad ha bisogno di protesi alle gambe e l’Italia si è offerta di accoglierlo e di fornirgli cure mediche.

Nonostante i lutti e il dolore, Ahmad è pieno di vita e di allegria. Ma chiede ancora della mamma e a volte grida allo zio che rivuole le sue gambe. Ibrahim lo tranquillizza sempre con le coccole, sussurrandogli “andrà tutto bene”.

Al Burlo, Ahmad ha trovato una nuova amica, Shaima. Anche lei ha subito l’amputazione di una gamba.

Sul canale Instagram di Gaza Kinder Relief, il video di Ahmad accolto al Burlo.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi