Dismissione dello stabilimento Wartsila, raggiunto accordo tra lavoratori, azienda e MSC

Trieste – Lo scorso venerdì 5 luglio è stato raggiunta un’intesa tra le Organizzazioni sindacali, Wartsila e MSC sulle condizioni per il passaggio dei lavoratori interessati alla chiusura della produzione di motori nello stabilimento di Bagnoli della Rosandra.

Nel dettaglio, saranno 261 i lavoratori della Wartsila che passeranno a Msc nel mese di luglio. Nel periodo di transizione sarà garantita con strumenti di solidarietà ed integrazioni aziendali la retribuzione degli addetti. Accordo anche sul superminimo di 110 euro.

Soddisfazione dei sindacati

I segretari territoriali di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Alessandro Gavagnin, Marco Relli e Antonio Rodà, hanno espresso “soddisfazione per aver raggiunto l’ipotesi di accordo che ha l’obiettivo di assicurare una reindustrializzazione del sito di Bagnoli e di garantire l’occupazione”.

In una nota i segretari triestini sottolineano che “ora si attende il completamento del percorso ministeriale con la sigla dell’Accordo di Programma per dare piena attuazione agli impegni assunti in questa importante vertenza industriale”.

Un’assemblea dei lavoratori è stata convocata per lunedì 8 luglio (h.10) per illustrare l’ipotesi di accordo e di sottoporla al voto dei lavoratori tramite quesito referendario.

La Regione plaude all’accordo

“Mi complimento con le Organizzazioni sindacali e con le due aziende per il senso di responsabilità che avvicina alla soluzione dopo quasi due anni di confronto, anche duro; confido che questa intesa consenta di chiudere una stagione di conflitti e ne apra una di sviluppo grazie a due grandi imprese, una che conferma la propria presenza sul territorio, l’altra che apre un percorso sul quale nutro grandi aspettative”. Così si è espresso il governatore della Regione Massimiliano Fedriga.

“Ciò che si è venuto a definire tra ieri e oggi – ha aggiunto il massimo esponente dell’esecutivo – non è ancora l’ultimo passo nel percorso della vertenza, ma tuttavia si tratta di un passaggio molto importante e non scontato. Ora si esprimeranno i lavoratori e poi proseguirà il lavoro comune delle Istituzioni e degli Enti coinvolti per la definizione dell’Accordo di programma che è già in stadio molto avanzato”.

“Ringrazio Confindustria Alto Adriatico – ancora Fedriga – per l’importante mediazione e sintesi svolta, attenta sia al ruolo di rappresentanza che all’interesse generale. La Regione, in costante raccordo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, continuerà a fare la sua parte per la tutela dell’occupazione e per lo sviluppo economico del territorio. Andiamo quindi avanti tutti insieme verso l’obiettivo comune”.

Dal canto suo l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen plaude “alla capacità delle Organizzazioni sindacali di comprendere che l’azione svolta serve a tutelare non solo i lavoratori coinvolti nella reindustrializzazione ma anche coloro che proseguiranno la loro attività con Wartsila e l’indotto, che ha davanti nuove sfide per lo sviluppo del territorio. Ai lavoratori – come è giusto che sia – spetta ora il compito di essere artefici del proprio futuro e di quello della nostra comunità”.

Infine, per l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini questa intesa segna un importante passo in avanti per il rilancio del sito di Bagnoli della Rosandra. “Il percorso – ha detto l’esponente dell’esecutivo Fedriga – dovrà ora proseguire e la Regione è concretamente impegnata per garantire l’attrazione di investimenti e la crescita di tutta l’area industriale di Trieste. Ciò è testimoniato dalle importanti risorse previste in assestamento a favore del Coselag, con le quali realizzare gli interventi di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie a servizio del sito ex Wartsila e dell’intero comparto locale”.

Confindustria Alto Adriatico: adesso via libera agli investimenti

Confindustria Alto Adriatico, con una nota del presidente Michelangelo Agrusti, e del direttore generale, Massimiliano Ciarrocchi, sottolinea che l’ipotesi di accordo “consentirà a Msc di avviare il suo progetto di investimento, attività industriale che creerà opportunità sul territorio, e a Wartsila di consolidare e fare crescere la sua attività in base al piano industriale presentato, che ha una proiezione triennale fino a fine 2027, e che prevede il mantenimento del livello occupazionale”. Vale a dire circa 800 unità.

La MSC, dal canto suo, potrà avviare quanto prima la produzione di carri ferroviari ad alta tecnologia, un prodotto molto atteso dal mercato.

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