Controlli alla frontiera di Trieste: 15 arresti in un mese, fermati passeur e latitanti

Trieste – La Polizia di Frontiera di Trieste ha intensificato i controlli ai valichi dopo la sospensione dell’Accordo di Schengen, arrestando quindici persone tra il 14 agosto e il 16 settembre 2024.

Tra gli arrestati, sette sono stati fermati per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e tre per aver violato il divieto di reingresso in Italia.

Gli altri cinque erano ricercati in esecuzione di ordini di carcerazione emessi dall’Autorità Giudiziaria. La maggior parte degli arresti è avvenuta al valico di Fernetti, mentre altri sono stati effettuati nel corso di operazioni nell’ambito del flusso migratorio della Rotta balcanica.

Migranti e passeur fermati, minori tra i migranti

Gli arresti riguardano principalmente individui coinvolti nel trasporto di migranti irregolari. Nel corso delle operazioni, 42 migranti, inclusi 14 minori, sono stati individuati mentre tentavano di attraversare il confine, in molti casi senza documenti e in condizioni di vulnerabilità.

La Polizia ha sequestrato i veicoli utilizzati dai passeur per il trasporto dei migranti, che erano prevalentemente di nazionalità turca. Molti di questi migranti non intendevano stabilirsi in Italia, ma utilizzare il Paese come tappa di transito verso altre destinazioni europee.

Arresti di latitanti e criminali ricercati

Tra gli arrestati figurano anche individui con precedenti penali e mandati di cattura internazionali. Il 14 agosto, al valico di Fernetti, sono state fermate due donne: una cittadina romena condannata per utilizzo indebito di carte di pagamento e una cittadina italiana, accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un 24enne marocchino, espulso dal Prefetto di Torino nel 2023, è stato arrestato il 22 agosto al valico ferroviario di Villa Opicina per essere rientrato illegalmente in Italia.

Un cittadino romeno di 39 anni, ricercato dalle autorità francesi per favoreggiamento della prostituzione e associazione a delinquere, è stato arrestato il 23 agosto. Il 26 agosto, un altro romeno, condannato per uso di atti falsi, è stato fermato mentre tentava di attraversare il confine per dirigersi in Francia. Ulteriori arresti hanno riguardato cittadini albanesi, turchi e ucraini coinvolti in traffici illeciti.

Traffico di migranti: famiglie con bambini in pericolo

L’attività di controllo della Polizia di Frontiera ha portato alla scoperta di situazioni particolarmente preoccupanti. Il 2 settembre, nel piazzale di un supermercato vicino al valico di Rabuiese, è stato fermato un furgone sloveno con a bordo un cittadino turco che trasportava tredici migranti irregolari, tra cui tre bambini di 5, 6 e 10 anni. In un altro episodio, un cittadino lettone è stato fermato il 7 settembre mentre cercava di portare in Italia otto cittadini turchi, inclusi tre bambini di pochi anni. Altri passeur, tra cui un cittadino ucraino e uno serbo, sono stati fermati nei giorni seguenti mentre accompagnavano famiglie con bambini piccoli in condizioni di irregolarità.

Arresti e denunce per reati minori

Nel corso delle operazioni sono state denunciate tre persone a piede libero per reati minori: un cittadino macedone trovato in possesso di armi illegali, un cittadino moldavo accusato di truffa e un cittadino algerino sprovvisto di documenti di soggiorno.

 

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