Assestamento di bilancio, risorse per oltre un miliardo di euro. A scuola, famiglia e lavoro solo 7 milioni

Trieste – La Giunta regionale ha approvato nella seduta di giovedì 20 giugno la delibera riguardante l’assestamento di bilancio, che raggiunge una dotazione finanziaria di oltre 1 miliardo di euro.

Il provvedimento aveva ricevuto nei giorni scorsi il parere favore del Consiglio delle Autonomie locali (Cal) e, dopo l’analisi nelle Commissioni consiliari, approderà in Aula per l’approvazione definitiva.

Nel dettaglio, le risorse sono così ripartite:
  • 164 milioni alle Attività produttive e Turismo di cui 48,5 per i fondi di rotazione;
  • 87 milioni alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche di cui 62 milioni per i fondi di rotazione;
  • 67 milioni alla Difesa dell’ambiente di cui 27 per interventi di prevenzione del rischio idrogeologico;
  • 186 milioni alle Infrastrutture e Territorio di cui 25 per incentivi di diffusione delle fonti energetiche;
  • 44 milioni alla Protezione civile di cui 35 a favore del fondo per l’emergenza maltempo 2023;
  • 40 milioni per Cultura e Sport di cui 8 per la messa a norma degli impianti sportivi;
  • 7 milioni per Lavoro, Istruzione, Famiglia di cui 2 milioni e 500 mila euro per la rete famiglia;
  • 163 milioni per la Salute di cui 104 per investimenti in sanità;
  • 39 milioni per le Autonomie locali e Funzione pubblica di cui 20 per il fondo unico comunale;
  • 14 milioni per il Patrimonio di cui 10 per i nuovi uffici regionali in Porto vecchio a Trieste;
  • 219 milioni alle Finanze di cui 50 per lo scorrimento della graduatoria dei progetti sovracomunali;
  • 7 milioni per anticipazioni finanziarie ai Comuni per i progetti sul Pnrr e altre progettualità sostenute su fondi statali;
  • 95 milioni per l’aumento di capitale della società Autostrade alto Adriatico.
Così l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli:

“La manovra di assestamento è dedicata principalmente agli investimenti ma rivolge una forte attenzione anche alla parte corrente per la spesa sanitaria e ai comuni. È una manovra che irrobustisce le linee di finanziamento che abbiamo delineato in questi anni dando attenzione ai comparti strategici e rafforzando anche quelle politiche legate ai fondi di rotazione dedicate al tessuto imprenditoriale”.

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