Al via la prossima settimana le scuole di ogni ordine e grado in Fvg. Calendario e novità

FVG – Per i circa 170mila alunni delle scuole di ogni ordine e grado del Friuli Venezia Giulia la prossima settimana iniziano le lezioni. La maggior parte degli istituti avvierà l’anno scolastico 2024/2025 mercoledì 11 settembre.

Le date dell’anno scolastico

Per il 2024/2025, il calendario scolastico del Friuli Venezia Giulia prevede le seguenti date: le scuole dell’infanzia inizieranno l’11 settembre 2024 e termineranno il 28 giugno 2025, con un totale di 223 giorni di lezione. Le scuole primarie e secondarie avranno lo stesso inizio ma termineranno il 7 giugno 2025, per un totale di 205 giorni di lezione.

Tra le festività nazionali riconosciute ci sono tutte le domeniche, il 1° novembre (Tutti i Santi), l’8 dicembre (Immacolata Concezione), il 25 e 26 dicembre (Natale e Santo Stefano), il 1° gennaio (Capodanno), il 6 gennaio (Epifania), il 21 aprile 2025 (Lunedì dell’Angelo), il 25 aprile (Liberazione), il 1° maggio (Festa del lavoro) e il 2 giugno (Festa della Repubblica).

Le sospensioni regionali aggiuntive includono il 2 novembre 2024, il periodo dal 23 dicembre 2024 al 4 gennaio 2025 per le vacanze natalizie, dal 3 al 5 marzo 2025 per il Carnevale e il Mercoledì delle Ceneri, e dal 17 al 22 aprile 2025 per le vacanze pasquali, oltre al 26 aprile 2025.

Le istituzioni scolastiche hanno la facoltà di adattare il calendario in base alle esigenze del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) e in caso di eventi straordinari come elezioni o condizioni climatiche avverse. Gli adattamenti dovranno essere comunicati agli studenti, alle famiglie e agli enti competenti, con la pubblicazione del calendario sul sito web di ciascun istituto.

Situazione insegnanti

Nel Friuli Venezia Giulia, per l’anno scolastico 2024/2025, sono 772 i docenti che saranno immessi in ruolo nelle scuole entro fine 2024. Di questi, 661 sono già stati assunti, mentre gli altri 111 saranno inseriti entro dicembre. Lo fa sapere l’Ufficio scolastico regionale.

“Pur nella difficoltà derivante dalla carenza di personale”, l’Usr “è riuscito a raggiungere tutti gli obiettivi”, Così la direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale del Fvg, Daniela Beltrame.

“Entro il 31 agosto siamo riusciti a nominare in ruolo 772 docenti: 661 entro quella data, poi 111 li nomineremo entro il 31 dicembre. Abbiamo inoltre potuto dare 2.431 supplenze, di cui 1.588 per i docenti e 843 per il personale Ata, e conferire tutte le reggenze sui posti disponibili vacanti per i dirigenti scolastici; stiamo attendendo l’esito di questo contenzioso. Siamo riusciti anche a garantire la reggenza sulle 5 scuole di lingua di insegnamento slovena che mancavano all’appello”.

Il Fvg, ha ricordato Beltrame, aveva 11 procedure concorsuali Pnrr in atto, tutte concluse: “Siamo uno dei pochi Usr ad aver raggiunto questo obiettivo”. Di conseguenza “abbiamo potuto avviare le operazioni di immissione in ruolo dal 14 agosto fino al 31 dicembre, facendo anche gli scorrimenti per dare il maggior numero possibile di nomine in ruolo. Gli uffici di Pordenone, Trieste e Gorizia sono riusciti a fare anche le supplenze”.

“Tutti gli obiettivi sono stati realizzati – ha concluso – ora restituiremo i posti alle scuole per la nomina del personale dalla graduatoria di istituto”.

Tuttavia, secondo i sindacati, la percentuale di insegnanti precari nella regione rimarrà elevata, oscillando tra il 25% e il 30%, il che significa che più di uno su quattro insegnanti sarà precario.

A scuola senza cellulare

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato lo scorso mese di luglio una circolare che, a partire da quest’anno scolastico, vieta l’uso degli smartphone nelle classi delle scuole elementari e medie, anche per scopi didattici. Secondo il Ministro, l’uso dei cellulari non favorisce una buona didattica fino alle scuole medie. Tablet e computer, invece, potranno essere utilizzati sotto la supervisione dei docenti.

Tuttavia, per molte scuole questa non è una novità, poiché la maggior parte ha già adottato regolamenti simili che limitano l’uso dei cellulari in aula.

Smartphone a scuola, favorevoli o contrari?

Diversi sondaggi condotti negli ultimi anni hanno indagato l’uso dei cellulari a scuola da parte degli studenti.

Secondo un recente studio curato da skuola.net in collaborazione con wiko, il 58% degli studenti usa lo smartphone per la didattica, percentuale che sale al 69% per i ragazzi tra i 18 e i 20 anni, mentre solo il 13% degli studenti ha dei docenti che sono favorevoli all’uso del cellulare come supporto alle spiegazioni.

Gli studenti lo usano per approfondire le lezioni (51%), per prendere appunti e organizzare il lavoro (20%), per usare le “app” durante spiegazioni ed esercizi (19%). Circa uno studente su dieci lo considera parte integrante del suo equipaggiamento scolastico.

Secondo un sondaggio di Tecnica della Scuola, circa l’80% di docenti, dirigenti e genitori concorda con il divieto di utilizzo dei cellulari in classe. Un altro sondaggio, anche questo a cura di skuola.net, ha rilevato che genitori, docenti e studenti sono quasi tutti d’accordo sul divieto di smartphone a scuola.

Emerge quindi un quadro piuttosto complesso: la maggioranza degli studenti usa già lo smartphone per scopi didattici, ma allo stesso tempo la stragrande maggioranza di studenti, docenti e genitori è favorevole a limitarne l’uso in classe, considerandoli più uno strumento di distrazione che un supporto all’apprendimento.

Le spese per le famiglie

Per l’anno scolastico 2024-2025, il “caro scuola” comporta spese significative per le famiglie del FVG. I costi complessivi potrebbero giungere fino a 1.300 euro per studente. Questa cifra include quaderni, zaini, diari, prodotti di cancelleria, materiale da disegno, libri e dizionari nuovi.

Le spese per i libri possono variare da 300 a 700 euro a seconda della scuola e del grado di istruzione. L’Istat ha registrato un aumento medio del 4,9% sui testi scolastici rispetto al 2023.

Gli zaini e i materiali “griffati” fanno registrare aumenti fino al 15% rispetto all’anno precedente. Uno zaino di alta gamma può costare oltre 200 euro, mentre un astuccio attrezzato arriva a 60 euro, e i diari hanno un prezzo medio di 35 euro. Per i materiali di tipo ordinario gli aumenti risultano più contenuti, circa il 3-4%.

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